Dal Mondo

Cina, allevamento di polli prende a fuoco: morte più di cento persone

Perdono la vita 112 lavoratori dell'azienda, probabilmente a causa di un corto circuito: è successo in Cina

È successo in un’azienda a Dehui in provincia nord-orientale cinese di Jilin, a circa 850 chilometri a nord-est di Pechino. Un allevamento di polli ha preso a fuoco e sono 112 le vittime e una decina i feriti.  L’ha comunicato l’agenzia Nuova Cina. Gli sventurati sono tutti lavoratori dell’impianto che conta 1.200 dipendenti. Le autorità avevano in primo luogo annunciato 93 morti e 54 feriti. Purtroppo il numero dei morti è salito a 112. Alcune informazioni pervengono anche dal social network twitter cinese. Il fuoco sarebbe stato appiccato intorno alle 6 ora locale, ovvero mezzanotte in Italia. Proprio in quel momento c’era il cambio di turno ed erano presenti 350 persone. Circa un centinaio di persone sono riuscite a scappare e a salvarsi. Non sono ancora chiare le cause che avrebbero potuto scatenare l’incendio, ma forse potrebbe trattarsi di un corto circuito dal momento che tre piccole esplosioniavevano interessato l’impianto elettrico. I lavoratori sono rimasti intrappolati all’interno della struttura per sei ore, poiché il cancello era chiuso a chiave. Dell’allevamento adesso non vi è più traccia, è stato completamente distrutto. Lo scorso venerdì era già accaduta una disgrazia simile: un incendio non indifferente aveva coinvolto un grande granaio nella vicina provincia dell’Heilongjiang, provocando gravi danni. Anche in quel caso si era trattato di corto circuito, ma fortunatamente non vi sono stati morti. Le miniere e le fabbriche in Cina sono vittime della mancata esecuzione delle norme per la sicurezza sul posto di lavoro, spesso violate o non applicate. La trasgressione di queste importanti norme porta a tragedie del genere in cui a pagarne le spese sono principalmente gli operai, morti sul lavoro.



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