Attualità Italiana

Molise, vendevano sciroppo contro il cancro a 15 mila euro truffando malati disperati

Vendevano flaconi di sciroppo spacciandolo come un elisir di lunga vita capace di sconfiggere il tumore. I truffati tutti malati terminali ovviamente disperati


Vendevano a prezzi esorbitanti un farmaco, uno sciroppo che veniva spacciato come miracoloso contro il cancro. Lo sciroppo veniva venduto sul web dai 5 ai 15 mila euro a flacone a malati terminali senza più speranza di sopravvivenza. Le vittime della truffa sono dieci famiglie del Molise. L’organizzazione che ha messo in piedi questa maxi truffa lucrava sulla disperazione di uomini e donne affetti da tumori ormai dichiarati incurabili promettendo loro la guarigione grazie all’utilizzo dello sciroppo da loro venduto. Denunciati, adesso sono finiti in arresto.

Lucravano sulla disperazione, facevano leva sulla paura di quello che purtroppo era stato ormai diagnosticato come un cancro incurabile allo stato terminale. È successo in Molise dove la procura di Isernia ha aperto un’indagine sul caso. Due per ora le persone sotto inchiesta che dovranno difendersi  da accuse molto pesanti: truffa aggravata, illecita commercializzazione di farmaci e esercizio abusivo di attività medico-farmaceutica. Uno dei due responsabili sembrerebbe essere un medico di origine siriana residente a Bologna.

A far scattare i controlli è stata una denuncia da parte di un uomo, il fratello di una donna, anch’essa malata terminale, morta dopo aver utilizzato il farmaco miracoloso che i due truffatori spacciavano come miracoloso. Lo sciroppo – che secondo le indicazioni riportate sulla confezione prometteva guarigione dal cancro, era in realtà composto solo da olio e vitamina A.

La truffa ha coinvolto una decina di famiglie, tutte molisane. Il farmaco era destinato ai malati terminali di cancro ai quali veniva promessa guarigione. Uomini e donne che probabilmente hanno visto nella nuova terapia l’ultima speranza, quella che la medicina tradizionale aveva loro tolto, ovvero di continuare a sopravvivere. Ed è creando un’illusione, facendo leva sulla paura della morte, che i due truffatori hanno deciso di lucrare, approfittando della rassegnazione e della disperazione di coloro che,loro malgrado, sono diventati vittime della truffa.

 



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