Attualità Italiana

Roma, Porta Maggiore: giovane picchiato perché gay

Giovane studente è stato aggredito a Porta Maggiore, a Roma, perché gay. Il 20enne è stato assistito dal Gay Center e dal Gay Help Line


Lo hanno aggredito e picchiato perché gay. Si tratta di un giovane, uno studente 20enne, che nel corso della notte di giovedì 12 è stato picchiato a Roma, nei pressi di Porta Maggiore. Ad aggredirlo sarebbe stato un uomo di 30 anni. A quanto pare sembra che il 30enne l’abbia, in primo luogo, aggredito verbalmente e, successivamente, lo avrebbe picchiato. La motivazione di tanta rabbia nei confronti del 20enne è legata alla sua omosessualità. A denunciare la vicenda è proprio il Gay Center. Secondo quanto avrebe riferito il giovane 20enne picchiato, infatti, pare che l’uomo si sarebbe scaraventato contro di lui perché gay. “Mi ha rotto gli occhiali e mi ha provocato anche delle contusioni, poi mi ha fatto cadere“. Sono queste le parole dal giovane che spiega cosa gli è successo quella sera. Il 20enne racconta che, dopo esser riuscito a rialzarsi, ha iniziato a scappare ma l’uomo lo ha seguito. Fortunatamente il giovane è riuscito ad arrivare presso la stazione di polizia più vicina. Adesso l’assistenza legale della Gay Help Line si è presa cura del suo caso. Ai fini delle indagini, che la polizia sta portanto avanti, sono state sequestrate le immagini delle videocamere sotto richiesta dei legali Mario Miano e Micheli Stefania, in modo da poter verificare meglio come sono andate le cose.
Finora sono circa 50 le aggresioni che si sono consumate a Roma nel corso dell’ultimo anno ai danni delle persone gay. Si contano, tra l’altro, anche 100 casi di bullismo e 7 casi di suicidio e tentato suicidio. Nella maggior parte dei casi a subire le aggressioni omofobe sono proprio i giovani. Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center ha riferito, in merito alla vicenda, della necessità di un serio intervento da parte delle Istituzioni a sostegno dei volontari e delle associazioni. Secondo Marrazzo, infatti, proprio a Roma, infatti, sarebbe il caso di potenziare gli strumenti di controllo.



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