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Inghilterra, bimbo di due anni muore per overdose: ha ingerito l’eroina dei genitori

In Inghilterra, un bimbo di due anni muore per overdose dopo aver ingerito dell'eroina trovata in casa e lasciata incustodita dai suoi genitori


In Inghilterra, un bimbo di due anni muore per overdose dopo aver ingerito l’eroina dei genitori. Daniel Jones, 2 anni ancora da compiere, è così morto a Penn, (località nei pressi di Wolverhampton, in Inghilterra), per overdose. Il piccolo era figlio di una coppia di tossicodipendenti. Gli incauti genitori hanno lasciato la droga in giro per casa e il bimbo di due anni l’ha ingerita. Chissà se l’ha scambiata per zucchero o altro, comunque si sa che i piccoli sono soliti toccare qualsiasi cosa e provare a sentirne il sapore. Questo è stato fatale al piccolo. Simon Jones di 30 anni, ed Emma Bradburn, di 34, sono i due tossicodipendenti che adesso sono disperati per la loro disattenzione. Non si può certo dire che i due fossero dei bravi genitori: non solo erano tossicodipendenti, ma lasciavano persino l’eroina in giro per casa. I servizi sociali non hanno valutato attentamente la gravità della dipendenza dei genitori, che consumavano droga da oltre 10 anni. Per questo il bimbo era affidato a loro e non ad altre istituzioni. Come riportato dal britannico DailyMail, il bimbo di due anni avrebbe ingerito l’eroina trovata in casa ed è morto per overdose. Il padre è stato condannato a 6 anni di carcere mentre la madre a 4. Non è chiara perché c’è stata questa disparità di pena. I media britannici si sono scatenati accusando di superficialità i servizi sociali. Dunque, una tragica vicenda quella proveniente dall’Inghilterra. Tutto si sarebbe potuto evitare se ci fosse stata maggiore attenzione. Un bimbo muore di overdose dopo aver ingerito l’eroina lasciata incautamente incustodita dai genitori, che ora finiranno in carcere. L’immagine fa venire in mente quella triste del film Trainspotting (tratto dallo splendido romanzo di Irvine Welsh) e fa riflettere su quanto la dipendenza da droghe sia ancora un problema attuale in questa società e su quanto le istituzioni debbano lavorare duramente per evitare che sui figli ricadano le colpe di chi li mette al mondo.



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