Economia

Ecobonus 2014: posticipata la scadenza

Quali interventi rientrano nelle detrazioni fiscali per gli ecobonus? E fino a quando si possono richiedere?


La legge di Stabilità 2014 ha prolungato ulteriormente il termine ultimo per richiedere le detrazioni fiscali relative agli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Nello specifico gli ecobonus (ovvero la percentuale di detrazione dall’Irpef o dall’Ires) sono stati confermati nella misura del 65% per le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014.

La detrazione è stata invece mantenuta ma in percentuale del 50% per le spese che saranno effettuate nel 2015. Dal 2016, invece, (nello specifico dal primo gennaio per le abitazioni indipendenti e dal primo luglio 2016 per i condomini) la detrazione scenderà ulteriormente al 36%.

Lo scorso 8 gennaio l’Agenzia delle Entrate dal canto suo ha chiarito quali sono i requisiti di accesso

Danno diritto agli ecobonus tutti gli interventi che servono a ridurre i consumi e l’impatto sull’ambiente di una abitazione: riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento, miglioramento termico dell’edificio, l’installazione di pannelli solari e la sostituzione dei vecchi impianti di climatizzatori. In ogni caso la detrazione massima complessiva ammonta a 100.000 euro per edifici già esistenti e a 60.000 euro per interventi sull’esterno degli edifici (quindi inclusa sostituzione  degli infissi) e per l’installazione di pannelli solari; nel caso di nuovi climatizzatori la detrazione massima è fissata a 30.000 euro.

L’esistenza dell’edificio è la condizione necessaria per accedere agli eco bonus. La prova può essere fornita presentando documentazione della relativa iscrizione al catasto o la richiesta di accatastamento oppure il bollettino del pagamento dell’imposta comunale, qualora dovuta.

Possono richiedere la detrazione fiscale per gli interventi di riqualificazione energetica tutti i contribuenti, residenti o non residenti, che possiedono a qualsiasi titolo l’immobile in cui è stato fatto l’ intervento (quindi anche gli inquilini).

La detrazione d’imposta, infine, non è cumulabile con altri benefici fiscali  (ad esempio quello per il recupero del patrimonio edilizio)

 

 

 



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