Attualità Italiana

Falsi rom a Roma, custodivano un tesoro di due milioni di euro

La guardia di finanza della capitale individua un tesoro presso un campo rom: scatta l'operazione di confisca dei beni


Etnia rom. Ben venti rom appartenenti al gruppo stanziato presso Roma erano in possesso di un sostanzioso tesoretto. Altro che povertà e miseria negli stanziamenti rom. La guardia di finanza del comando provincialedella capitale ha provveduto a sequestrare una importante quantità di ricchezze posseduta in nero dai nomadi. Il tesoretto rom scoperto e sequestrato è costituito da gioielli, obbligazioni e libretti di deposito. Il tutto custodito all’interno di cassette di sicurezza, veri e propri scrigni di ricchezza accumulata segretamente. E’ ancora un mistero la provenienza di tanta ricchezza. Un mistero che presto sarà svelato dagli stessi finanzieri che, intanto, hanno provveduto anche alla confisca dei beni sottoposti a sequestro. Eppure i romin questione apparivano privi di ogni bene di necessità tanto da essere costretti a fruire di alloggi ed utenze. Alloggi ed utenzegratuiti da parte di Romacapitale. Acqua, elettricità e gas a gratis. E non è tutto. Esenzione di pagamento della tassa sui rifiuti. Tutto sommato, niente male. Quindi, ricapitolando, ai rom in questione sarebbe stato concesso dalla amministrazione pubblica romana un rilevante sostegno economico. Forse è il caso di chiedersi con quali criteri di valutazione vengano concessi questi tipi di sussidi da parte degli enti pubblici. E sarebbe necessario, inoltre, domandarsi come sia possibile distribuire aiuti di prima necessità a soggetti che sono stati espressamente dichiarati individuisocialmente pericolosi. Assistenza da parte di Roma verso pregiudicati che nel corso degli anni hanno collezionato numerosi episodi di criminalità. I 20 rom falsi poveri apparivano nullatenenti, ma non più di tanto. Gli stessi poveri nomadi, mentre ricevevano i sussidi utili a sopravvivere, avevano preso l’abitudine di circolare per le strade della città a bordo di costose automobili. Macchine di lusso e ricchezze di ogni genere. Un patrimonio sproporzionato rispetto alla capacità lavorativa dei protagonisti di questa vicenda. I 20 rom protagonisti delle misure cautelari di tipo patrimoniale emesse dal Tribunale di Roma hanno numerosi precedenti criminosi, dal furto alla rapina, dalla ricettazione alla falsificazione di danaro. Il Campidoglio dovrà sospendere, meglio revocare, gli aiuti concessi ai gruppi familiari rom coinvolti nel caso delle false dichiarazione di indigenza.



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