Attualità Italiana

Briatore nei guai, a giudizio per frode fiscale

Briatore a processo per frode fiscale. La cifra si aggira intorno ai 3,6 milioni di euro. La prima udienza è fissata per il prossimo 10 aprile


E pensare che ospite a Servizio Pubblico millantava un populismo doc, demonizzando l’élite ed esaltando il popolo. Magari si riferiva all’élite politica, questo glielo passiamo, ma non scherziamo. Anzi, sdrammatizziamo: Briatore, sei fuori! Lo è soprattutto per il tribunale di Genova secondo il quale, l’imprenditore avrebbe frodato il fisco per 3,6 milioni di euro

Tutta colpa del “Force Blue” – I giudici del Tribunale di Genova hanno fissato la prima udienza per il prossimo 10 aprile. L’inchiesta è partita nel maggio 2010 e riguarderebbe un “contratto fittizio” stipulato da Briatore per evadere il fisco e non pagare il costo dell’Iva: all’incirca 3,6 milioni di euro. Force Blue è il nome del megayacht “proprietà” di una società con sede in un paradiso fiscale, la Autumn Sailing Limited, che dal 2006 al 2010 ha solcato i nostri mari con un contratto di charter. Un contratto piuttosto dubbio visto che il vero utilizzatore dello scafo, soprattutto durante i periodi estivi, è stato sempre Flavio Briatore, vero proprietario nonché armatore. Le iniziali F.B. sono ovunque, sui tovaglioli, sui lampadari, a bordo della piscina. Insomma, su tutti i 60 metri dello yacht. F.B. di Force Blue, ma anche di Flavio Briatore. Questi ed altri ragionamenti hanno portato nel maggio del 2010 al blocco dell’imbarcazione da parte della Guardia di Finanza. Due anni dopo è arrivato il sequestro ed ora, a distanza di quattro anni la questione approda in aula di giustizia. I reati fiscali imputati all’imprenditore comprendono anche le spese per il carburante, stranamente esente dalle accise. La decisione di portare in giudizio Briatore, Ferdinando Tarquini (il comandante) e tre amministratori della società con sede nelle Isole Vergini Britanniche (Maria Pia De Fusco, Dominique Warluzel e Laurence Eckle Teyssedou), arriva dai pubblici ministeri Patrizia Petruzziello e Walter Cotugno, per i quali, il vero e unico proprietario dello yacht sarebbe il manager italiano.

Briatore si difende – “Non sono un evasore – ha dichiarato -, pensavo di essere in regola. Se la Guardia di Finanza mi avesse detto che dovevo pagare lo avrei fatto senza problemi (questo è poco ma sicuro ndr.), lo yacht ha solo fatto attività di noleggi”. Un affermazione poco credibile, sia per i giudici di Genova, che per tutti i lettori, per esempio, dei giornali scandalistici. Scandagliando le pagine dei vari Chi, Visto, Novella 2000 e chi più ne ha più ne metta, possiamo vedere il nostro manager gozzovigliare sul Force Blue al largo di Montecarlo durante i gran premi di Formula 1, in compagnia degli amici di sempre tipo Naomi Campbell o Simona Ventura. A bordo del lussuoso yacht sono stati immortalati anche Daniela Santanché, Barnie Ecclestone e persino Alejandro Agag, genero di Aznar. A difendere Briatore, chiaramente, ci sono anche i suoi legali che si sono detti convinti che il loro assistito sarà assolto perché il fatto non sussiste e – pensate – che lo stato italiano avrà speso dei soldi inutilmente per indagini e processo.

Come andrà a finire? Lo scopriremo nelle prossime puntate. Nel frattempo, anche per noi: Briatore, sei fuori!



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