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M5S, la Rete conferma le espulsioni dei senatori. Civati intravede una maggioranza di centrosinistra

Confermata l'espulsione dei 4 senatori dissidenti. Anche la Rete ha detto sì. La scissione creerebbe i numeri per un esecutivo tutto di centrosinistra. Via Alfano, dentro i dissidenti del Movimento. Pippo Civati ci pensa


Alla fine, la Rete ha dato ragione a Beppe Grillo. Gli iscritti del Movimento 5 Stelle hanno approvato la decisione dell’assemblea congiunta dei parlamentari che aveva proposto la cacciata dei quattro senatori dissidenti. Orellana, Campanella, Bocchino e Battista potrebbero essere seguiti da altri membri del Movimento e Civati intravede nella scissione una maggioranza di governo tutta di sinistra.

La votazione si è svolta dalle 10 alle 19 di ieri e oltre 29.000 persone si sono espresse a favore dell’espulsione. In 13.485 hanno votato contro, non pochi a dire il vero. Solo qualche ora prima, nel corso di una riunione congiunta, i parlamentari avevano deciso di chiedere agli iscritti del Movimento 5 Stelle la ratifica della decisione. Si tratta della terza espulsione online del Movimento di Grillo dopo quelle di Marino Mastrangeli e Adele Gambaro. In altre circostanze, avevano lasciato spontaneamente il gruppo la senatrice Paola De Pin e i deputati Labriola e Furnari.

Problemi all’orizzonte – Coloro “che non credono più nel progetto” stanno diventando troppi, proprio ora che si avvicinano le Europee. E non è finita qui. Molti colleghi dei “dissidenti” a Palazzo Madama si sono detti pronti a lasciare il Parlamento nel caso fosse stata approvata la decisione. Sono nove in totale, almeno per il momento.

La palla al balzo – La scissione potrebbe cambiare realmente gli equilibri in Parlamento e nuovi orizzonti si materializzano nel futuro dell’esecutivo di Matteo Renzi. Se gli ex 5 Stelle facessero un partito a sé, di centrosinistra, il governo potrebbe divenire totalmente di centrosinistra. Insomma, fuori Alfano e i suoi. Probabilmente fantapolitica. Tra le file del Pd più critico, arriva la proposta velata: “Ci sono i numeri per avanzare la richiesta di un esecutivo di centrosinistra – ha detto Pippo Civati al Fatto -, ma il Pd sceglie di fare un esecutivo di centrodestra. Il partito non vuole vedere, fa il finto tonto pur di stare con Alfano. Se però in direzione si fosse opposto anche Cuperlo… Si accorge solo adesso che quell’operazione è stata una ferita?”.

Ricucire – “Si sta cercando di ricucire – ha spiegato una senatrice allontanandosi dall’assemblea post voto della Rete – non chiaramente con i quattro espulsi, ma con i colleghi che hanno annunciato le loro dimissioni”. Difficile, perché la scissione in atto non riguarda solo il Senato. “Esco dal gruppo del Movimento 5 stelle alla Camera – ha affermato il deputato Tacconi a Radio24 – e con me ci sono altri 5 deputati. Con questo voto si è dimostrato che non è possibile andare contro il parere di Casaleggio e Grillo. Il sistema di voto – ha sottolineato – è in mano alla Casaleggio Associati e ci dobbiamo fidare. Se fosse affidato a terzi sarebbe più trasparente”.

Cosa accadrà in futuro? Dipende tutto da Renzi. Le parole di Pippo Civati però la dicono lunga. Il partito non vuole vedere, fa il finto tonto pur di stare con Alfano…



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