Attualità Italiana

Treviso choc, bambini maltrattati in una casa famiglia: mangiavano sapone

E' choc a Treviso per quanto emerso su una casa famiglia. Una coppia maltrattava e puniva i bambini costringendoli a mangiare del sapone inginocchiati sui sassi


Una storia choc arriva da Treviso, dove in una casa famiglia i bambini venivano maltrattati, e addirittura erano costretti a mangiare il sapone per punizione. Sotto accusa è una coppia di trevigiani, che risultavano genitori affidatari dei piccoli tolti alle loro famiglie per varie problematiche connesse.

I coniugi, che gestivano una casa famiglia, invece di prendersi cura di questi bambini che arrivavano da situazioni difficili, li maltrattavano sia psicologicamente che fisicamente. Negli anni molti bambini sono stati affidati alla struttura dalla magistratura, ed ora si indaga per fare chiarezza sulla vicenda. Le punizioni all’interno della casa famiglia sarebbero state fin troppo dure, e i fatti emergono proprio dalle testimonianze dei piccoli, quattro di essi per la precisione. I bambini in questione, che avrebbero alloggiato presso la casa famiglia di Treviso tra il 2009 e il 2011, hanno raccontato episodi choc. Le punizioni sfociavano in maltrattamenti: i bambini erano costretti a mangiare scaglie di sapone. Ma non finisce qui, perché dovevano farlo inginocchiati su dei sassi o altri oggetti spigolosi, che procuravano loro dolore.

In questa casa famiglia, a detta dei testimoni, avvenivano dunque maltrattamenti ai danni dei bambini da parte di questa coppia. I coniugi ora dovranno comparire di fronte ai giudici presso il Tribunale di Treviso nei prossimi mesi, precisamente in autunno. La storia in questione non può che lasciare l’amaro in bocca, per il trattamento assurdo riservato a questi bambini all’interno di una casa famiglia lager. Non solo i piccoli dovevano soggiornare lì per problemi concernenti le famiglie di origine, ma dovevano anche subire maltrattamenti terribili, come mangiare scaglie di sapone. Non ci resta che attendere ulteriori aggiornamenti su questa terribile storia che arriva dalla provincia di Treviso.



Seguici

Seguici su

Google News Logo


Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.