Attualità Italiana

Roma bimbo di due anni cade in piscina: è grave

E' grave il bimbo di due anni caduto in piscina privata, nel giardino di casa. I genitori parlano di una disattenzione fatale e non si danno pace mentre i medici non hanno ancora sciolto la prognosi e non escludono danni cerebrali


Grave incidente domestico è accaduto ieri a Roma: un bimbo di due anni e dieci mesi è caduto in piscina. I genitori, che in quel momento erano distratti, hanno chiamato subito il 118 per dare l’allarme e attivare i soccorsi. Quando l’ambulanza è arrivata in via della Giustiniana hanno trovato il piccolo esanime.

Nessuno dei parenti presenti è stato capace di dire ai soccorritori per quanto tempo è rimasto in acqua senza respirare. I medici constatano subito uno stato di forte ipotermia e un arresto cardiorespiratorio. Dopo qualche tentativo di rianimazione in loco il bimbo viene intubato e trasportato in gravi condizioni al Sant’Andrea. Ora si trova in terapia intensiva pediatrica del Gemelli. Le sue condizioni restano critiche anche se nella nottata il piccolo ha ripreso l’attività motoria e respira da solo. Purtroppo non si possono ancora escludere danni cerebrali.

Intanto la polizia cerca di ricostruire le dinamiche dell’incidente. E’ stata chiamata in causa anche la Scientifica. I genitori, disperati, spiegano che si è trattato di una fatale disattenzione: “Eravamo impegnati per la cena, nessuno si è accorto che il bimbo si è allontanato”. La prima ad accorgersi dell’assenza del fratellino sarebbe stata la sorella, alle 19,30. La piscina si trova in una zona alta del giardino e nessuno pensava che il bimbo di due anni da solo potesse essersi spinto fino a li.

Tre anni fa, sempre in un comprensorio di ville (in via di Grottarossa), un’altra bambina di appena 18 mesi era morta annegata in una piscina privata. Anche in quel caso la disattenzione della baby sitter era stata fatale: Anna Neroni è stata messa in salvo troppo tardi e per lei non c’era stato ai tempi nulla da fare. Questo nuovo caso rimette in discussione la necessità che i bordi piscina, soprattutto in presenza di bambini, siano sempre sorvegliati da un adulto.



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