Attualità Italiana

Paternò, ucciso in agguato mafioso ex ergastolano

Agguato mafioso nelle strade di Paternò: nello scontro a sangue muore Salvatore Leanza, ex ergastolano. La moglie, che era con lui, è rimasta ferita ma non è grave


Salvatore Leanza, di 55 anni, è rimasto ucciso in un agguato, verosimilmente di stampo mafioso, a Paternò , nel Catanese. Secondo la prima ricostruzione dei fatti la vettura a bordo della quale viaggiavano lui e la moglie è stata affiancata da un’altra macchina con dei sicari con il volto semi coperto. Questi ultimi hanno aperto il fuoco all’improvviso sparando in pochi secondi numerosi colpi di pistola contro la vettura. Una pioggia di proiettili sotto la quale ha trovato inevitabilmente la morte l’uomo, bersaglio primario della sparatoria.

A raccontare le dinamiche dell’agguato è stata proprio la moglie, che era al volante della vettura bersaglio dei sicari, e che è rimasta ferita ma in maniera non grave. La donna, prima di essere trasportata nell’ospedale Santissimo Salvatore di Paternò, dove è attualmente ricoverata, a raccontato ai carabinieri che cosa è accaduto negli attimi immediatamente precedenti alla morte del marito. L’episodio è avvenuto in viale dei Platani mentre la coppia faceva ritorno a casa. Si cercano i responsabili e i mandanti nell’ambiente della malavita organizzata locale.

AGGUATO MAFIOSO: BIMBO SI SALVA FINGENDOSI MORTO

Leanza aveva infatti precedenti penali gravi in quell’ambiente: anni fa era stato condannato all’ergastolo per omicidio ed era ritenuto un elemento in vista del clan mafioso Alleruzzo-Assinnato. Dal giorno della sua scarcerazione, sopraggiunta a marzo del 2013, era sottoposto all’obbligo della libertà vigilata per questioni di sicurezza. Questi precedenti hanno portato i militari dell’Arma che indagano sul caso a ritenere l’agguato di chiaro stampo mafioso: non ci sono dubbi che si tratti di una ritorsione maturata negli ambienti della criminalità organizzata. Sull’episodio ha aperto un fascicolo di inchiesta la Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Catania. Per fortuna nell’agguato mafioso non sono stati coinvolti neppure indirettamente passanti estranei ai fatti. In strada c’è stata paura ma non sono stati registrati feriti a parte la vittima e sua moglie.



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