News e Cronaca

Andrea, suicida a Roma: per gli inquirenti non si è ucciso per bullismo

Secondo gli inquirenti non si è ucciso per omofobia o bullismo, ma per questioni "intime". Le ultime notizie.

Come dimenticare la storia di Andrea, il bimbo di soli 15 anni che il 20 novembre scorso si è ucciso, impiccandosi a Roma, nella sua abitazione. Andrea, secondo quanto dice chi lo conosceva, era un bambino che veniva preso in giro dai compagni di scuola. In particolare, il ragazzino veniva deriso per il suo modo di essere, per i suoi pantaloni rosa, per il suo smalto sulle unghie. Addirittura, qualche tempo fa, sul muro della scuola che frequentava, qualcuno aveva scritto con una bomboletta di stare attenti a lui, perché “è frocio”, riportiamo testuali parole. Andrea in una pagina Facebook veniva preso in giro dagli studenti della scuola, che lo avevano soprannominato “Il ragazzo con i pantaloni rosa“. Ma ieri è arrivata una nuova svolta nelle indagini che riguardano i motivi che hanno spinto al gesto estremo il 15enne: secondo gli inquirenti non si è suicidato per bullismo, o per omofobia. Il motivo del suo gesto sarebbe da rintracciare in un fatto intimo. È di questo che sono convinti i magistrati che dal 20 novembre scorso stanno indagando sulla vicenda e stanno indagando anche i contenuti sui social network che frequentava il giovane.

Secondo le ultime notizie, il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e il sostituto Pantaleo Polifemo nei prossimi giorni sentiranno i genitori del ragazzo e i parenti, per tentare di individuare la genesi del gesto e capire se in passato, nell’ambito familiare, ci fossero state avvisaglie. La mamma di Andrea l’abbiamo vista qualche tempo fa, nello studio di Quarto Grado, assieme a Salvo Sottile. La donna ha sostenuto con fermezza che non crede che Andrea era gay. Era un ragazzo “speciale”, molto sensibile: “Quello smalto sulle unghie glielo avevo messo io, per evitare che se le mangiasse”, ha detto. “Lo hanno crocefisso come Gesù”, ha detto la mamma di Andrea nel giorno dei funerali, rivolgendosi a chi prendeva in giro il suo bambino.

Le ultime notizie sul caso sono disponibili anche su Facebook, cliccando qui.



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