Attualità Italiana

Sallusti, la Cassazione conferma la condanna: andrà in carcere

Arriva la decisione della Cassazione: Alessandro Sallusti è stato condannato a 14 mesi di carcere


Non ci sono notizie positive per il direttore de “Il giornale” Alessandro Sallusti. Pochi minuti fa è arrivata la decisione della Cassazione che ha confermato la condanna a 14 mesi di carcere per il direttore. Pochi minuti fa lo avevamo visto in diretta nel programma di Barbara D’Urso alla quale aveva confidato i suoi pensieri su questa difficile situazione. Aveva ribadito che per nessun motivo avrebbe chiesto la grazia visto che sa di non aver commesso nessun reato e di non avere colpe.  La V sezione Penale della Cassazione ha condannato Sallusti anche alla rifusione delle spese processuali, a risarcire la parte civile, e inoltre a pagare anche 4500 euro di spese per il giudizio davanti alla Corte Suprema. A meno che Sallusti non decida quindi di una misura alternativa alla pena, come qualcosa da fare nel servizio sociale, andrà in carcere.

La nota pubblicata sull’Adnkronos- Secondo la Cassazione, dunque, non ci sono dubbi che l’autore della diffamazione sia stato il direttore del ‘Giornale’ al quale ha negato anche lo sconto di pena (…) “. Ricordiamo che Sallusti è stato accusato a causa di un articolo pubblicato sul suo giornale, all’epoca Libero. Si trattava di un editoriale siglato con uno pseudonimo che  invocava la pena di morte per Giuseppe Cocilovo, il magistrato di Torino in servizio presso il giudice tutelare. Questi  si era occupato di un caso molto delicato: l’interruzione di gravidanza di una tredicenne di Torino.

 

Le prime parole di Sallusti in diretta a Pomeriggio Cinque- La conduttrice sottolinea come il pubblico in studio si sia indignato nell’ascoltare la sentenza e abbia urlato che si tratta di una cosa vergognosa. “ Che cosa succede adesso? Succede che vado in carcere, sei la prima a saperlo, parlo con te per questioni di stima, ho appena annunciato che mi dimetterò da direttore del giornale perchè deve avere un direttore in pieno possesso delle sue facoltà. Non chiederà i servizi sociali perchè io non devo essere rieducato da nessuno. Io non sono un drogato e non ho rubato, per cui io non ho bisogno dei servizi sociali, questa cosa non si vede più neanche in Cina. Non chiederò la grazia  e  da domani andrò in carcere. Napolitano in 7 anni non ha mai difeso gli italiani, i magistrati hanno deciso tutto e lui non ha mai fatto nulla. E’ un gioco che non mi piace, pago la pena ma non accetto nessun compromesso. ” Sono queste le parole di Sallusti. “Questo paese ha un problema, mancano le palle” questo sarebbe il commento se il caso riguardasse un altro. Il titolo per domani? “Sarà il titolo più semplice della mia vita: Sallusti va in galera“.

 

 

Notizia in aggiornamento

 



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