Attualità Italiana

Tragedia a Roma: un bimbo muore nell’ascensore della Metro Furio Camillo

Una vera tragedia questo pomeriggio a Roma: un bambino cade nell'ascensore della metro Furio Camillo durante le operazioni di soccorso. L'ascensore si era bloccato...


C’è sgomento a Roma dopo quello che è successo poche ore fa nella stazione della metropolitana. Siamo sulla Linea A, la fermata è Furio Camillo. Un pomeriggio di caldo afoso si trasforma in un pomeriggio di tragedia con la morte di un bambino di 4 anni. Un drammatico incidente ricostruito dalle forze dell’ordine che ascoltano la mamma del piccolo ancora sotto choc. Ma che cosa è successo? Il bambino sarebbe morto nell’ascensore della metropolitana a causa di un errore umano.

Un ascensore che si blocca e poi la tragedia. La ricostruzione: a quanto si è appreso, la mamma, 43 anni, e il piccolo erano rimasti bloccati nell’ascensore che dai tornelli di ingresso porta alla banchina al piano inferiore. L’elevatore era pieno di gente quando improvvisamente si è bloccato. Fra la gente ci sono stati malori e attacchi di panico. A questo punto è intervenuto un soccorritore che ha pensato di affiancare un altro ascensore a quello non funzionante e ha fatto passare le persone da quello che si era bloccato a quello funzionante. Una sorta di operazione di trasbordo. Poi la tragedia. E’ arrivato il momento del piccolo Marco, questo il nome del bambino, ma il piccolo è caduto, non si sa ancora come, nello spazio vuoto lasciato tra i due ascensori, un volo di più di dieci metri. Inutili tutti i soccorsi mentre la mamma è stata ricoverata dopo un forte malore. Tante le persone che hanno assistito all’accaduto e sono ancora sotto choc per quello che hanno visto

«È una tragedia e basta: c’è un bambino morto e una persona coinvolta. Un’idea ce la siamo fatta: è un errore umano ma aspettiamo chi è preposto a fare i rilievi», ha detto l’assessore alla Mobilità, Guido Improta. «La dinamica dovrebbe essere questa – ha spiegato – c’è stato un affiancamento con un altro ascensore, un trasbordo mettendo in atto una procedura non codificata: è stato un eccesso di generosità dell’agente di stazione che poi si è trasformato in una tragedia». Adesso si procede con una inchiesta: accusa omicidio colposo. I presenti intanto continuano a dire che queste situazioni si potrebbero evitare se solo i mezzi pubblici e tutto quello che ruota intorno a essi funzionasse. Era davvero una tragedia che si poteva evitare? Un bambino di 4 anni è morto ma nell’operazione di salvataggio forse le cose potevano andare anche peggio.



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