Attualità Italiana

Il papà del piccolo Gioele abbraccia la bara, il procuratore commenta: “Resti compatibili con il corpo di un bambino”

Le ultime notizie da Caronia: è stato ritrovato il cadavere di un bambino, si attende il risultato del dna. Il papà di Gioele abbraccia la bara

Sono strazianti le immagini che arrivano dai boschi di Caronia, dove sabato scorso era stato trovato il cadavere di Viviana Parisi e dove oggi, a 16 giorni di distanza, sono stati ritrovati i resti che verosimilmente sono quelli del piccolo Gioele. Il silenzio è stato squarciato solo dalle domande dei giornalisti che hanno cercato nel procuratore di Patti, risposte a questo giallo che sembra non avere certezze. Non si può ancora dire che i resti ritrovati siano quelli del piccolo Gioele, sono compatibili con quelli di un bambino di 3-4 anni.

Il procuratore Angelo Cavallo ha spiegato che adesso saranno mostrati alcuni oggetti ai familiari. Il papà di Gioele non sa ancora se in quella piccola bara c’è suo figlio ma sia lui, che gli altri familiari, hanno voluto abbracciare la bara, come per dare un ultimo saluto.

DA CARONIA LE IMMAGINI DI UNA BARA: RESTI COMPATIBILI A QUELLI DI UN BAMBINO

I giornalisti hanno provato a chiedere come sia stato possibile che solo oggi, con l’arrivo di volontari e non di personale qualificato, sia stato ritrovato il corpo.

Non mi interessa chi lo ha trovato, noi abbiamo sempre detto che il piccolo Gioele era qui, abbiamo detto che dovevamo insistere. Che l’abbia trovato un volontario o qualcun altro a noi non interessa. Con più risorse c’erano più possibilità di trovare i corpi. La situazione dei luoghi è veramente difficile” ha detto il procuratore di Patti.

Abbiamo delle ipotesi, si sta scartando qualcosa, è il momento di lavorare in silenzio, non rispondo a nulla, stiamo lavorando da 16 giorni e continueremo a farlo. Perdono quote piste che riconducono ad ambiti familiari. Lasciateci lavorare e fare tutti i ragionamenti del caso. L’autopsia sarà fatta a breve. Abbiamo trovato dei resti compatibili con un bambino di quella età, a breve mostreremo alcuni oggetti che abbiamo trovato ai familiari, tutto sarà demandato alla comparazione del dna” ha detto il procuratore.

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