Andrea Russo è l’uomo risucchiato dal motore dell’aereo: si cerca una spiegazione al suo gesto
Andrea Russo voleva togliersi la vita con un gesto così estremo ed eclatante? Perchè lo ha fatto?

Una tragedia che ha lasciato tutti sgomenti quella avvenuta la mattina dell’8 luglio all’aeroporto di Orio al Serio, dove Andrea Russo, 34 anni, originario di Calcinate, si è tolto la vita lanciandosi volontariamente nel motore acceso di un aereo pronto al decollo. Un gesto estremo, compiuto sotto gli occhi increduli degli addetti ai lavori, che ha scosso profondamente non solo l’ambiente aeroportuale ma anche l’intera comunità bergamasca. Questa almeno sembra essere la ricostruzione definitiva di quanto accaduto alla quale si è arrivati grazie alle immagini delle telecamere e alle testimonianze dei presenti.
Andrea Russo: perchè morire in quel modo?
Oggi la vita del ragazzo, la leggiamo sui giornali che cercano nel suo passato e nel suo presente, le motivazioni di un gesto così estremo. Andrea Russo non ha avuto un’esistenza facile. Nato il 28 gennaio 1990 a Calcinate, paese dove sua madre, Anna Sordelliti, era un’ostetrica molto conosciuta e stimata, ha vissuto un’adolescenza difficile, segnata da problemi di tossicodipendenza. Negli anni, però, aveva cercato di rialzarsi: aveva affrontato percorsi in comunità e negli ultimi tempi si era allontanato da quel passato doloroso, guadagnandosi la fiducia e l’affetto di chi gli stava vicino.
Chi lo conosceva lo descrive come una persona gentile, che stava cercando con determinazione di ricostruirsi una vita. Si era trasferito a Mornico al Serio, dove viveva con un parente in una casa di proprietà del fratello, e si occupava di piccoli lavori di manutenzione. Nessuno, tra amici e conoscenti, avrebbe potuto immaginare un simile epilogo.
Al momento non è chiaro cosa possa aver spinto Andrea Russo a compiere un gesto tanto drammatico e violento. Le autorità stanno indagando per comprendere le ragioni alla base del suicidio. «Stiamo investigando – ha dichiarato il procuratore della Repubblica Maurizio Romanelli – su eventuali rapporti con l’aeroporto o con il mondo dell’aviazione. Nell’auto con la quale è arrivato in aeroporto, piena di ogni genere di oggetti, non abbiamo trovato nulla che possa fornire una spiegazione plausibile».
Lo shock per la morte di Andrea Russo
La comunità di Calcinate, colpita nel profondo da quanto accaduto, si è stretta attorno alla famiglia di Andrea Russo con un abbraccio fatto di silenzio, dolore e vicinanza. Il sindaco Lorena Boni ha voluto esprimere pubblicamente il proprio cordoglio: «Di fronte a questa tragedia che ci lascia attoniti e profondamente addolorati, desidero esprimere, a nome mio, dell’amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza, la più sentita vicinanza e il cordoglio alla famiglia e a tutti coloro che hanno voluto bene a questo giovane ragazzo. La notizia di quanto accaduto ci ricorda quanto siamo fragili e quanto sia importante coltivare ogni giorno il senso della comunità, perché nessuno si senta mai solo di fronte alle proprie difficoltà».
Ora resta il dolore, lo smarrimento, e tante domande senza risposta. Ma anche il ricordo di un ragazzo che ha lottato, con i propri fantasmi, cercando di ritrovare un posto nel mondo.