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La variante sudafricana del Coronavirus: tutto quello che sappiamo

La variante sudafricana del Coronavirus: tutto quello che sappiamo su questa mutazione

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Il 2021 si apre all’insegna dei vaccini contro il covid 19 ma anche con la paura per le nuove varianti che negli ultimi mesi sono state isolate. Dopo la variante inglese adesso è quella sudafricana a destare parecchie preoccupazioni nel mondo intero. All’indomani della somministrazione dei primi vaccini anti Covid 19, dunque, si è subito alla prese con un nuovo problema, rappresentato da una mutazione del virus che potrebbe rendere i prossimi mesi decisamente più problematici. La variante sudafricana del Coronavirus infatti potrebbe essere in grado di resistere al vaccino, con conseguenze negative che tutti possiamo facilmente comprende. Ma cosa sappiamo davvero della variante sudafricana del Coronavirus? Anche in questo caso i pareri degli scienziati sono diversi, e non potrebbe essere che cos, visto che ancora si sa davvero ben poco su questa variante.

Ecco alcune informazioni utili al riguardo.

La variante sudafricana del Coronavirus: tutto quello che sappiamo

La variante sudafricana del Covid è stata individuata come 501.V2. Come quella inglese, è altamente contagiosa ma la differenza è che pare potrebbe resistere ai vaccini attualmente in commercio contro il Covid 19. A destare l’allarme in queste ultime ore è stato John Bell, docente di medicina dell’università britannica di Oxford e membro della task force del governo sui vaccini. L’esperto ha definito la variante sudafricana “preoccupante”, molto più di quella inglese che invece si potrebbe tenere sotto controllo con la somministrazione del vaccino anti Covid 19. “Questa variante presenta delle mutazioni sostanziali nella struttura della proteina che il vaccino della Sars-Cov-2 identifica per produrre gli anticorpi”. Se la proteina fosse diversa, il sistema immunitario di ciascuno di noi, addestrato a riconoscere il virus grazie al vaccino, non la riconoscerebbe e di conseguenza non sarebbe in grado di produrre anticorpi“. La variante sudafricana del Coronavirus avrebbe poi un tasso di contagiosità molto elevato (un po’ come la variante inglese) e questo renderebbe tutto ancora più complicato per gli esperti che da mesi ormai stanno lavorando al contenimento del virus.

Insomma all’indomani della messa in commercio dei primi vaccini anti Covid 19, spuntano già i primi dubbi e i primi problemi. Problemi che peraltro erano stati ipotizzati anche all’inizio della pandemia quando si parlava di un virus in continua mutazione dunque molto difficile da tenere sotto controllo.

Gli esperti continuano a lavorare sodo per sconfiggere un nemico che sembra essere sempre più potente e che continua a mietere vittime in Italia e in tutto il mondo. Le prossime settimane, con i vaccini che continueranno a essere somministrati, potrebbero essere importanti per delineare un quadro un tantino più preciso. La variante sudafricana del Coronavirus renderà il controllo della pandemia ancora più complicato di quanto sia stato fino ad oggi?

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