Attualità Italiana

No alla mobilità tra regioni, chiuse fino al 5 marzo 2021: la decisione

Regioni Governo e CTS hanno deciso: no alla mobilità tra regioni, tutto fermo fino al 5 marzo 2021

Vi avevamo detto che queste sarebbero state ore decisive in vista delle nuove decisioni di Governo e CTS in merito alla possibilità dei viaggi tra regioni. Come saprete infatti, il termine del divieto scade il 15 febbraio 2021. Ma dalla riunione di ieri tra Regioni e Comitato Tecnico Scientifico è arrivata una decisione sulla quale sembrano tutti concordare. Le varianti del coronavirus fanno paura ed è per questo motivo che per il momento tutti dicono no agli spostamenti tra regioni, se non per comprovati motivi. No alla mobilità tra regioni neppure se sono regioni gialle. Questa decisione è stata prorogata e lo stop alla circolazione durerà fino al 5 marzo, data in cui si dovrà anche decidere che cosa fare in modo generale, visto che è il termine del DPCM al momento in vigore. Spetterà poi al nuovo governo stabilire quali settori possano riaprire, analizzando i dati e l’andamento della campagna vaccinale. 

Al momento manca ancora la firma, si attende una comunicazione ufficiale nelle prossime ore.

AGGIORNAMENTO- Il divieto di mobilità tra regioni è stato prorogato ma solo fino al 25 febbraio 2021

No agli spostamenti tra regioni: fino al 5 marzo tutto fermo

Stando a quello che si sarebbe deciso nella riunione di ieri, la situazione in Italia, per quanto riguarda i viaggi tra regioni, resta invariata. Ci si può muovere per ragioni di lavoro, di salute o di comprovate necessità. I primi di marzo si stabilirà invece che cosa si potrà o non si potrà fare dal 5 marzo, data ultima del DPCM al momento in vigore.

Secondo quanto riporta il Corriere della sera, ci si può muovere verso le seconde case, a prescindere dal colore della regione in cui si vive e in cui si deve andare, dimostrando però di averle acquisite prima del 14 gennaio 2021.

Gli impianti da sci: cosa cambia dal 15 febbraio 2021

Nella riunione di ieri si sarebbe stabilito che dal 15 febbraio tornano a essere aperti gli impianti sciistici. In ogni regione a quanto pare ci sarà una ordinanza diversa in merito alla capienza massima e alle regole da rispettare.

Si scia, ma il divieto di spostamento tra regioni impedisce di andare in albergo o in una casa affittata per brevi periodi se si trovano fuori dai propri confini. E dunque sarà possibile recarsi nelle località di montagna soltanto se si trovano nella propria regione oppure, per varcare i confini, se si ha una seconda casa. E’ chiaro quindi che si potrà andare a sciare in un comune diverso dal proprio se la regione è in zona gialla; in un comune a 30 km dal proprio se è arancione. Se è rossa invece divieto. Ci si potrà invece muovere per andare a sciare se l’impianto si trova nel comune in cui si trova la seconda casa.

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