Rosa uccisa a 23 anni con uno strofinaccio in bocca: il padre trova il suo cadavere, è caccia all’assassino
E' iniziata questa notte la caccia all'assassino di Rosa Alfieri: sarebbe Elpidio D'Ambra l'uomo che ha soffocato la giovane dopo un tentativo di violenza
Il mese di febbraio inizia nel peggiore dei modi con l’ennesimo caso di femminicidio. Un’altra ragazza uccisa, un’altra donna a cui è stata tolta la possibilità di vivere. Una ragazza, perchè Rosa, di anni, ne aveva solo 23. Quando è stata ritrovata, da suo padre, la ragazza aveva uno strofinaccio in bocca, non indossava nel modo giusto i vestiti. Una scena che mai nessun genitore meriterebbe di vedere. I fatti sono accaduti a Grumo Nevano, in provincia di Napoli. La vittima è Rosa Alfieri. E’ stata uccisa nel pomeriggio di ieri ma al momento, il suo assassino, è ancora in libertà. Secondo quella che è la prima ricostruzione dei fatti, Rosa si sarebbe ribellata a un tentativo di violenza e per questo motivo sarebbe stata uccisa. E’ iniziata la caccia all’uomo: l’inquilino dell’appartamento in cui Rosa è stata ritrovata. Si tratta di un trentenne.
I carabinieri sono stati impegnati a cercare le tracce di quell’uomo indiziato dell’omicidio della ragazza, forse soffocata dallo straccio o forse strangolata. Al momento però, Elpidio D’Ambra, principale sospettato per l’omicidio della giovane, è scomparso senza lasciare tracce.
La ricostruzione-Alle 17.30 Rosa, che aiutava il padre nella contabilità e il fidanzato nella tabaccheria di famiglia, ha parcheggiato l’auto. Ha varcato l’ingresso del palazzo ed è lì che sarebbe balzato Elpidio. Non c’è ancora certezza se la ragazza sia stata attirata in trappola o trascinata. Sta di fatto che è stata portata in bagno e uccisa.
Rosa Alfieri uccisa dal nuovo inquilino dell’appartamento di famiglia
A trovare il cadavere è stato il padre di Rosa, Vittorio, piccolo imprenditore della zona, proprietario dell’appartamento che aveva dato in affitto proprio a quell’uomo che si era presentato come un marito separato in cerca di un posto modesto dove poter vivere. E le ricostruzioni che via via hanno fatto i militari sono state terrificanti. Ed è stato il padre Vittorio, allertato dalla moglie che non vedeva la figlia tornare a casa nonostante l’auto fosse parcheggiata nel cortile del palazzo, a bussare alla porta del nuovo inquilino, chiedendo della figlia. Lui con estrema lucidità ha detto di non averla vista. Solo due ore dopo, quando lui ormai era scappato e la figlia morta, ha sfondato a spallate la porta e trovato il corpo della figlia privo di vita.
Posti di blocco sono immediatamente scattati tra Grumo Nevano, Frattamaggiore e Casandrino. I militari hanno anche presi visione dei filmati delle telecamere di video sorveglianza pubbliche e private presenti nella zona per capire dove si sia diretto l’omicida in fuga.