Omicidio Elena: l’arma del delitto non si trova, i sospetti di chi indaga: mamma Martina aveva un complice?
Martina, la mamma di Elena, ha fatto tutto da sola o aveva un complice? Si indaga a Catania: le ultime notizie
Ha fatto tutto da sola Martina Patti? E dove ha nascosto l’arma del delitto, perchè non si trova il coltello con il quale dice di aver ucciso sua figlia, la piccola Elena? E’ quello che stanno cercando di capire gli inquirenti che continuano a indagare nonostante la confessione della donna che ha detto di aver ucciso sua figlia, in un campo, poco distante da casa, usando un coltello da cucina. Ci sono ancora diversi punti oscuri nella drammatica vicenda che arriva da Mascalucia, una storia che ha scosso l’Italia intera. Ci sono tante domande e risposte poco chiare. Si va avanti per capire se la mamma di Elena possa aver avuto un complice o qualcuno che ha aiutato in un secondo momento, per provare a mettere in piedi il depistaggio, che però non è servito a nulla.
In queste ore tra l’altro, non sono mancate le indiscrezioni trapelate, si è persino detto che la donna, la sera prima dell’omicidio della piccola Elena, aveva scavato la fossa dove poi avrebbe dovuto occultare il cadavere con la speranza che nessuno trovasse il corpicino di sua figlia. L’idea che trapela, una pista sulla quale si sta indagando, è che qualcuno possa aver saputo delle intenzioni di Martina, dandole dei suggerimenti, un complice che potrebbe non averla aiutata materialmente con l’omicidio della piccola Elena ma in altro. E se così fosse, questa storia, sarebbe ancor più drammatica.
Martina Patti ha confessato l’omicidio di Elena: ha fatto tutto da sola?
La mamma, Martina Patti, ha ammesso di averla accoltellata ma l’arma usata per porre fine alla bimba non si è ancora trovata. E poi, è una delle ipotesi al vaglio degli investigatori, possibile che la donna abbia fatto tutto da sola? Per questo i carabinieri stanno ascoltando amici e parenti per capire se qualcuno abbia aiutato la ragazza. Nelle prossime ore l’autopsia su Elena “racconterà” gli ultimi istanti della sua vita dando qualche elemento in più a chi indaga.
Elena è stata uccisa in casa?
Anche il luogo dove Elena Del Pozzo è stata uccisa non è ancora chiaro. Martina Patti dice di averla prelevata da scuola, portata a casa a fare merenda con un budino e poi portata nelle campagne di Mascalucia dove l’ha ucciso e poi provato a seppellire il corpicino. Ma i carabinieri non sono convinti di questa versione. Per questo in casa della ragazza sono tornati i Ris per cercare possibili tracce di sangue. Se la piccola fosse stata uccisa in casa, significherebbe che Martina ha anche ripulito tutto. In un lasso di tempo però limitato. Poteva davvero fare da sola?
I familiari di Martina sono stati sentiti diverse volte e per il momento tutti hanno dato versioni plausibili di quanto accaduto. La mamma di Martina si è detta distrutta, perchè ha perso la sua nipotina adorata e anc he sua figlia, mai avrebbe pensato a qualcosa di simile.
Il cadavere della piccola Elena seminudo
Per gli inquirenti non sembrano esserci dubbi sul movente di questo omicidio. Nonostante Martina si stesse rifacendo una vita, dopo la separazione dal padre di Elena, è la gelosia che avrebbe smosso tutto. La ragazza infatti, sarebbe stata gelosa della nuova fidanzata del suo ex, con la quale la piccola Elena, andava anche molto d’accordo. Lo stretto rapporto tra la bambina e i nonni paterni, che la adoravano, con il padre e con tutta la famiglia di cui Martina ormai, non faceva più parte, sarebbe stato il fattore scatenante di questa tragedia. Che la ventitreenne volesse dare le colpe al suo ex è anche evidente: ha provato a fare di tutto per far si che i sospetti cadessero su di lui. Trapela anche un altro dettaglio inquietante: la piccola Elena sarebbe stata seppellita semi nuda, con indosso solo pochi indumenti. Martina ha anche pensato di inscenare una violenza sessuale per far pensare che ci fosse un uomo dietro all’omicidio della sua bambina? E’ una storia complicata, è una storia che necessita di avere altre risposte per scrivere in modo definitivo la parola fine.