Attualità Italiana

Nuovo protocollo anti covid per il lavoro: nuove regole per mascherine e smartworking

Mascherine e smartworking: le nuove regole per contrastare il covid 19. Ecco cosa dice il nuovo protocollo per il mondo del lavoro

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Negli ultimi giorni in Italia i casi da covid 19 sono aumentati in modo esponenziale. Uno degli ultimi bollettini recitava il dato che allarma: oltre 80 mila nuovi positivi su 200 mila tamponi fatti. Questo significa che quasi una persona su due che si è testata ha scoperto di avere il covid 19.Ed è per questo che ci si prepara a contrastare nuovamente il virus, soprattutto dopo i mesi estivi, mesi durante i quali la nuova variante, sembrerebbe non avere delle conseguenze molto gravi su chi si contagia. In autunno però la situazione potrebbe tornare a farsi più seria ed è per questo che si sta lavorando a un nuovo protocollo. In attesa di conoscere i dettagli, emergono le prime indiscrezioni di una bozza che dovrebbe cambiare anche nelle prossime settimane alcune regole di comportamento sul posto di lavoro per tentare di contenere i nuovi contagi da covid 19. Consigliato l’uso delle mascherine Ffp2 nei contesti più rischiosi, smart working per i soggetti più fragili e controllo della temperatura ( che torna rispetto a quello che sta succedendo in queste settimane).

 Sono queste le principali  misure di contrasto al Covid contenute nel  nuovo protocollo per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro che sarà  in vigore fino al 31 ottobre.

Nuove misure per contrastare il covid 19: ecco cosa cambia

Il nuovo protocollo contiene linee guida condivise tra le Parti per agevolare le imprese nell’adozione di protocolli di sicurezza anti-contagio in considerazione dell’attuale situazione epidemiologica e della necessità di conservare misure efficaci per prevenire il rischio di contagio.

Stando a quello che si dovrebbe fare nelle prossime settimane, è il datore di lavoro a dover dare le mascherine ai suoi dipendenti. Deve quindi assicurare “la disponibilità di Ffp2” e “impone ai lavoratori l’utilizzo nei contesti a maggior rischio e, comunque, in tutti gli ambienti di lavoro e in tutte le aree aziendali, senza alcuna esclusione, dove non sia garantito il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro quale misura organizzativa di prevenzione dei contagi e quale obbligo che incombe per tutte le persone che, a qualsiasi titolo, si trovano in tali ambienti o in tali aree (ad es. fornitori, appaltatori, utenti, clienti…..)”.

E ancora: “Il datore di lavoro, in collaborazione con il medico competente, anche sulla base delle specifiche mansioni e dei contesti lavorativi, individua particolari gruppi di lavoratori ai quali fornire adeguati dispositivi di protezione individuali (Ffp2), avendo particolare riguardo ai soggetti fragili sulla base di valutazioni del medico competente”.

Per quello che riguarda lo smartworing si invitano i datori di lavoro a prenderlo in considerazione soprattutto per i lavoratori più fragili che potrebbero contrarre più facilmente il virus.

 Questo nuovo protocollo, torna alle origini e dispone, inoltre, il controllo della temperatura all’ingresso dei luoghi di lavoro e persiste il divieto di accedervi con febbre uguale o superiore a 37,5°.

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