Attualità Italiana

La disperazione del papà di Alessia e Giulia: “Stavo male, di solito le portavo io”

E' disperato il padre di Alessia e Giulia morte travolte da un treno a Riccione: non è andato a prenderle come faceva di solito, stava male

alessia e giulia morte riccione

 Non si può neppure provare a capire il dolore che in queste ore, la famiglia di Alessia e Giulia sta provando. Perdere due ragazze così giovani, con tutta la vita davanti, in un tragico incidente come quello che è avvenuto alla stazione di Riccione, è devastante. Il papà delle ragazze, è sconvolto dal dolore ma vuole provare a spiegare che cosa è successo quella notte. In queste ore purtroppo, non sono mancati i commenti di chi ha puntato il dito contro la famiglia, che ha permesso a due minorenni di stare in giro tutta la notte, di prendere un treno da sole. Ed è anche per questo probabilmente, che papà Vittorio, il padre di Alessia e Giulia, non si dà pace e vuole provare a spiegare. “Di solito le accompagnavo io a divertirsi in Riviera“. Ma sabato non stava bene, le figlie non volevano rinunciare alla loro serata a Riccione e così “ho detto: ma sì, per una volta andate da sole, in treno”. Ora Vittorio Pisanu, il papà delle due sorelle di Castenaso morte travolte dal treno alla stazione di Riccione, è un uomo distrutto. Stenta ancora a credere che sia potuto succedere. L’ultima volta le ha sentite poco prima che arrivassero alla stazione, come conferma un ragazzo che ha dato un passaggio alle due sorelle. Lo avevano rassicurato. Poi il dramma.

La ricostruzione del tragico incidente

Grazie alla visione delle immagini delle telecamere ma soprattutto al racconto dei testimoni, è stato possibile capire che cosa è successo. E’ la più grande a stare sui binari, non Alessia, la quindicenne, come si era pensato in un primo momento. Giulia è lì, “come impietrita, raccontano altri testimoni. “Stava in mezzo al binario, ferma, con lo sguardo in direzione del treno”, racconta il macchinista. Pochi istanti e scorge anche Alessia, la sorella minore (di 15 anni). Dapprima seduta sulla banchina, scende sul binario per portare via Giulia. Per un attimo prova a tornare verso la banchina, per mettersi in salvo. Ma è tardi. Il macchinista del Frecciarossa fa tutto quello che può fare: suona il fischio del treno, prova a frenare. Ma non riesce a evitare l’inevitabile. L’impatto è devastante “a quel punto io mi sono voltato“, racconta lui alla polizia.Le due sorelle sono rimaste 12 secondi sul binario. I 12 secondi per una tragedia che lascia tutti senza fiato.

 La procura ha aperto un’inchiesta, per ora senza ipotizzare reati. Non si esclude nessuna ipotesi, dall’incidente al suicidio. 

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