Attualità Italiana

Donna nel congelatore a Ceglie Messapiche: il dolore delle nipoti, la confessione del figlio

Saranno gli esami scientifici a rivelare quello che è successo alla donna trovata nel congelatore a Ceglie Messapiche: ecco le ultime notizie

donna congelatore ceglie

E’ davvero morta da pochi giorni la signora Maria? E’ davvero morta per cause naturali? Tutte le risposte saranno date dall’autopsia ma intanto, le nipoti della donna, dicono che sono mesi che il figlio di “zia Elsa” non permetteva loro di fare visita, almeno da settembre. E’ una scoperta che ha sconvolto l’intera Ceglie Messapiche quella avvenuta ieri pomeriggio. Il figlio della vittima spiega che è morta il 17 novembre, e che ha voluto restare al suo fianco, per questo non ha denunciato la sua morte, che sarebbe naturale.E per questo ha nascosto il suo cadavere in un congelatore. Non voleva separarsi dalla madre che lo aveva cresciuto da sola e si era presa cura di lui in tutti questi anni. Spiega che però aveva paura, paura che qualcuno pensasse che la donna non era stata accudita nel modo giusto. Ai giornalisti de La vita in diretta, il figlio della signora Maria ha detto: “L’avrei tenuta nel congelatore, fino a quando non mi sarei fatto forza”.

La confessione del figlio

Il 55enne A.B. di Ceglie Messapica ha dichiarato ieri sera (martedì 22 novembre 2022) davanti ai carabinieri e al pm Mauron Gallone che lo hanno interrogato fino a tarda ora. L’uomo è stato denunciato a piede libero per occultamento di cadavere dopo il ritrovamento del corpo della madre, la 82enne Maria Prudenzia Bellanova, all’interno di un pozzetto congelatore che aveva in casa, in contrada Galante-Minzella a Ceglie Messapica.

Assistito dall’avvocato Aldo Gianfreda, visibilmente provato e preso dallo sconforto, il 55enne più volte è scoppiato a piangere durante l’interrogatorio affermando di aver trovato la mamma già senza vita il 17 novembre scorso. L’ha lavata, vestita e vegliata per un giorno interno. Poi l’ha riposta nel congelatore perchè non voleva separarsi da lei. Le indagini sono appena iniziate: si cercherà di capire se la donna è morta davvero per cause naturali, e quindi anche quando è deceduta.

Da un anno le nipoti non riuscivano a vedere la vittima e alla fine, è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine, per poi scoprire il dramma. “Noi arrivavamo al cancello, per vederla e lui ci diceva che stava bene ma non ci faceva mai entrare” ha detto una delle nipoti intervistata per La vita in diretta. E’ stato lo stesso figlio a mostrare ai carabinieri il pozzetto con all’interno il corpo della donna rannicchiata. Rimane sotto sequestro la villetta in contrada Galante mentre l’uomo è, attualmente, domiciliato presso una seconda abitazione nel centro della città. 

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