Attualità Italiana

Il nonno di Ryan nega di aver confessato: “Non l’ho mai picchiato, mai toccato”

Per la prima volta parla il nonno del piccolo Ryan che nega di aver fatto del male al bambino: "Non l'ho mai picchiato"

parla il nonno del bambino di ventimiglia

Per la prima volta ha parlato davanti a una telecamera il “nonno” del piccolo Ryan. Da 20 anni fa parte della famiglia l’uomo accusato di lesioni gravissime nei confronti del bambino di 6 anni arrivato in ospedale a Ventimiglia in condizioni molto gravi. Non è davvero il nonno del piccolo, è il compagno della madre di Simone, il papà di Ryan. In questi giorni su quello che è successo nella casa di Ventimiglia si è detto di tutto ed erano trapelate indiscrezioni secondo le quali, l’uomo avrebbe confessato di aver picchiato con un bastone il bambino perchè non gli permetteva di lavorare in pace. «Vi dico solo una cosa, che sono innocente e basta. Solo quello. Al bambino io non ho fatto male e basta». Queste sono le parole dell’uomo che ha incontrato la giornalista Antonella DelPrino de La vita in diretta. Nell’intervista che è stata mandata in onda il 4 gennaio 2023, l’uomo nega di aver fatto del male al piccolo.

«Io l’ho picchiato? – prosegue l’uomo – ma quando mai ho picchiato questo bambino io, mai, mai ho dato uno schiaffo a questo bambino, mai». La giornalista di Rai 1 ha raccolto una testimonianza molto importante che però sembra smentire tutte le notizie trapelate in questi giorni in merito a quello che sarebbe accaduto in quella casa. Simone aveva lasciato suo figlio dai nonni. Il piccolo era malato e per evitare che il fratellino prendesse la febbre, Ryan era stato portato dai nonni dove andava spesso molto volentieri.

La versione del nonno del piccolo Ryan



Nel corso della puntata de La vita in diretta, Matano ha fatto notare che ci sono delle contraddizioni nel racconto dell’uomo che ha rilasciato la sua prima intervista. Il nonno di Ryan ha però smentito ogni accusa: «Non lo so, io ero qui chiuso in casa, chiuso in questa stanza, perché stavo facendo dei lavori dietro alla porta, e l’abbiamo chiamato per fargli da mangiare – ha raccontato. Il bambino era qui nel letto, io ero chiuso lì e il bambino era lì nel letto e la nonna gli ha detto ‘amore vieni a mangiare’ e visto che non ci rispondeva è andata a chiamarlo e non l’abbiamo più visto, non sappiamo altro di cosa è successo di sotto, non so altro. So solo quello io, basta, quello che posso dire è solo questo». Ed è questo che avrebbe raccontato in questura, nulla di diverso.

Non si capacita di come sia stato possibile che si sia parlato di una sua confessione: «Io ho detto quello che sapevo e basta, ho ripetuto quello che mi era successo e basta». E sull’ipotesi che avessi usato il bastone di una tenda per picchiare il bimbo, l’uomo ha spiegato: «Mi è caduta questa tenda qui e basta, non l’ho picchiato, mi è caduta mentre la mettevo a posto. Io non l’ho picchiato, mi è caduta e io ho detto magari il bambino ha pensato che l’ho picchiato e basta. Io ho picchiato con la tenda il bambino? Non l’ho mai toccato questo bambino, l’ho cresciuto io, come faccio a fare del male a questa creatura? Mi dica lei come faccio a fare del male a questa creatura. Non ho mai fatto del male a questo bambino, mai. Questo bambino era la mia vita e tutti lo sanno».

L’inviata de La vita in diretta quindi ha chiesto all’uomo se ci fosse un coinvolgimento della sua compagna in questa storia. «Non credo che è stata Antonia, non lo so, non credo che è stata Antonia, no. Lo escluderei».

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