Attualità Italiana

La morte di Rkia in Polesine, il marito: “Non ha un proiettile in testa, è stato un incidente”

Chi ha ucciso la giovane mamma ad Ariano Polesine? Il giallo del proiettile e la versione del marito: è stato un incidente. Le ultime sulla morte di Rkia

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E’ un vero e proprio giallo quello che arriva da Ariano Polesine, in provincia di Rovigo. Spetterà alle forze dell’ordine mettere insieme i tasselli di questo intricato caso che riguarda la morte di Rkia, la giovane mamma venuta a mancare dopo quello che per gli inquirenti, è stato senza dubbio un omicidio. Una ricostruzione alla quale il marito della donna, non crede in nessun modo. «Non credo che mia moglie sia stata uccisa e neppure che abbia un proiettile nella testa: si è trattato solo di un incidente…» sono queste le parole di Asmaoui Lebdaoui . Di questa storia, si era raccontata una prima versione totalmente diversa da quello che è invece accaduto, e che ancora deve essere confermato. Tutto inizia nel pomeriggio del 28 marzo. Rkia è in casa con suo figlio, un bambino di 8 anni. Il marito invece è tornato a lavorare nei campi. Non mangia quel giorno, perchè c’è il Ramadan. Il bambino di 11 anni invece sta giocando in cortile con il vicino di casa e proprietario dell’abitazione dove la famiglia vive. Rkia sta parlando al telefono con sua madre, che vive in Marocco. Una video chiamata che si interrompe all’improvviso quando la donna cade a terra. Il bambino se ne accorge, prende il telefono e racconta alla nonna quello che sta succedendo. Esce fuori a chiamare il vicino di casa e il fratello maggiore. Nel frattempo la nonna allerta tutti in Marocco e arrivano le prime telefonate a Lebdaoui che si incammina verso casa. Il vicino racconta di aver girato la donna per capire cosa stesse succedendo, e di aver visto del sangue. Pensano tutti a un incidente domestico. Solo quando la trentenne sarà portata in ospedale e sottoposta a una TAC, si scoprirà che ha un proiettile in testa. Una cosa alla quale, ancora oggi, il marito della donna non vuole credere.

Come è morta Rkia? Le ultime notizie da Rovigo

I carabinieri indagano per omicidio e, secondo la procura di Rovigo, Rkia è morta «a seguito di ferimento alla testa presumibilmente a causa di un proiettile». La conferma definitiva, però, potrà arrivare soltanto dall’autopsia in programma nelle prossime ore.

La versione della famiglia resta la stessa: «Mia moglie era in cucina e aveva in mano il telefonino perché stava videochiamando sua madre, che si trova in Marocco. Il bambino più piccolo era con lei. È stato lui a raccontarmi che all’improvviso la mamma è crollata terra, come per un malore, e ha sbattuto la nuca sul fornello. Lui si è avvicinato allo schermo e ha detto alla nonna: “Mamma è caduta”. Poi è corso ad avvisare il fratellino più grande, che mi ha telefonato». Il bambino non ha visto nessuno entrare in casa, il vicino e il figlio più grande neppure. E allora, come è morta Rkia? Nessuno ha visto nulla, nessuno ha sentito il rumore dello sparo, neppure la nonna che dal Marocco era al telefono con sua figlia.

Il foro è piccolo: se davvero è un proiettile, quel frammento rilevato nella testa di Rkia dalla Tac eseguita nel reparto di Rianimazione di Rovigo (dove la donna è arrivata già in fin di vita), allora significa che è stata uccisa da una pistola di piccolo calibro. Il marito di Rkia precisa anche che non ha mai avuto nessun sospetto su Giacomo, il vicino di casa. E’ uno di famiglia, che li ha accolti e che vuole a tutti bene. Il giallo resta.

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