Attualità Italiana

Gallipoli, non ci sono più speranze per il piccolo Andrea: il piccolo è morto

Il piccolo Andrea purtroppo è stato dichiarato morto: ecco le ultime notizie da Gallipoli

andrea acquapark gallipoli

LECCE – Si spengono le speranze per il piccolo Andrea, il bambino di 7 anni originario della provincia di La Spezia, soccorso domenica scorsa dopo essere stato ritrovato privo di sensi nella piscina di un acquapark di Gallipoli. È arrivata oggi la conferma ufficiale dalla Questura di Lecce: i medici dell’ospedale Sacro Cuore di Gesù, dove il piccolo era ricoverato nel reparto di Rianimazione, hanno dichiarato la morte cerebrale. Trascorse le sei ore di osservazione previste dal protocollo, verrà formalizzata anche la morte clinica.

La famiglia, in vacanza nel Salento da qualche giorno, si trova ora a vivere il dolore più grande, quello che nessun genitore dovrebbe mai affrontare. Andrea, secondo quanto ricostruito finora, sarebbe rimasto troppo a lungo sott’acqua nella piscina più grande e profonda del parco acquatico, per motivi ancora da chiarire del tutto.

Le ultime notizie dopo la tragedia di Gallipoli

Gli investigatori stanno cercando di fare piena luce sull’accaduto. Tra le ipotesi al vaglio, anche quella secondo cui il bambino stesse tentando un gioco legato alla resistenza sott’acqua, un gesto forse istintivo e inconsapevole del pericolo, finito tragicamente.

Alcune testimonianze riferiscono che il bambino, che non sapeva nuotare bene e non indossava i braccioli, stesse giocando poco prima con altri coetanei. Non è ancora chiaro se si sia tuffato volontariamente o se sia scivolato accidentalmente nella vasca più profonda. Le forze dell’ordine stanno raccogliendo le dichiarazioni di chi era presente in quei minuti cruciali, nel tentativo di ricostruire con esattezza la dinamica.

Dolore e domande

Il dramma ha sconvolto non solo la famiglia di Andrea, ma anche tutti i presenti e la comunità locale. Restano molte domande su come sia stato possibile che un bambino così piccolo si sia trovato da solo in una piscina non adatta alla sua età, senza adeguata sorveglianza o protezioni. Si attende ora l’esito completo delle indagini per fare chiarezza su eventuali responsabilità. Purtroppo fatti come questo, non sono così rari e quello che è successo a Gallipoli, è accaduto anche in altri posti in questi anni.

Una tragedia che lascia sgomenti, ricordando quanto sia importante non abbassare mai la guardia, soprattutto in luoghi affollati e dedicati al divertimento dei più piccoli. Preghiamo per il piccolo Andrea e per la sua famiglia.

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