Attualità Italiana

Luciana Littizzetto si commuove e fa commuovere con la lettera per il piccolo Enea

Nella puntata di Che tempo che fa del 16 aprile, Luciana Littizzetto ha commosso tutti con la sua lettera per il piccolo Enea

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Di quello che sarà il futuro del piccolo Enea, della scelta della sua mamma, di quello che è accaduto al piccolo proprio nei giorni di Pasqua, si è parlato moltissimo. E spesso forse, anche a sproposito, con tanta gente che ha cercato di dare lezioni a una madre che ha preso una decisione sicuramente sofferta, una decisione che è servita a tutelare il bambino. Invita quindi a riflettere anche su questo tema, Luciana Littizzetto, nella puntata di Che tempo che fa in onda il 16 aprile, con una commovente lettera indirizzata proprio al piccolo. “In questi giorni di Pasqua è arrivato un bambino, Enea, e noi ci sentiamo tutti un po’ parenti” queste le parole di Luciana Littizzetto, nello studio di Che tempo che fa. Ricordiamo che l’attrice comica, è mamma affidataria di due ragazzi non a caso, è apparsa da subito visibilmente emozionata in questa parte della trasmissione.

La lettera di Luciana Littizzetto al piccolo Enea

Inizia con queste parole la lettera di Luciana Littizzetto per il piccolo Enea: “Caro Enea, cucciolo di specie umana classe 2023, un giorno forse saprai quanto sei diventato famoso a tua insaputa. Perché la tua mamma ha pensato che saresti stato meglio lontano da lei. Ti ha lasciato in una Culla per La Vita, a Milano. Ce ne sono diverse in Italia e funzionano così: appena la mamma depone il bambino in quella cuccia calda scatta un sensore che allerta i medici che agiscono subito. Per questo la tua mamma non ti ha abbandonato, ti ha affidato. Affidare è avere così’ tanta fiducia nell’altro da chiedergli di custodire ciò che si ha di più a cuore. Le mani di mamma hanno incontrato altre mani. E’ stata una catena d’amore. In Italia capita a 400 bambini l’anno e la maggior parte trova una nuova famiglia già dall’ospedale”. La Littizzetto fa bene a sottolineare queste parole, perchè la mamma non ha abbandonato per strada suo figlio, senza sapere che fine avrebbe fatto. Ma lo ha portato in un posto sicuro, ben sapendo che si sarebbero presi cura di lui e che avrebbe trovato una famiglia speciale.

La lettera continua poi così: “Non so perché tua mamma l’abbia fatto e non dobbiamo chiedercelo, al contrario dobbiamo custodire il suo segreto con rispetto, silenzio e compassione.”

E ancora: “ Sappi che mamma con il suo gesto d’amore ha messo in moto una catena di protezione che nei decenni in Italia abbiamo reso sempre più forte. Che parte dagli ospedali, fino ad arrivare ai Tribunali dei Minori, agli assistenti sociali, ai genitori affidatari e a quelli adottivi. Questa catena sta dentro una cosa che si chiama stato e serve a tutelare i diritti di tutti: neonati, bambini, mamme e papà perduti e fragili, famiglie tradizionali e famiglie non tradizionali”.

Luciana Littizzetto ha concluso poi la lettera per il piccolo Enea con queste parole, non trattenendo le lacrime: “Sono certa che avrai al tuo fianco una mamma e un papà al 100% che ti ameranno moltissimo, non dubitarne mai neanche un secondo…Benvenuto pulcino di Pasqua, ti riempiamo di baci tutti quanti”.

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