Attualità Italiana

Il racconto drammatico della donna stuprata a Milano vicino alla stazione

Una notte di violenza quella che racconta la donna stuprata nei pressi della stazione centrale di Milano

violenza milano

Brutalità e violenza nei giardinetti di Piazza Luigi Di Savoia a Milano. Quello che dovrebbe essere un luogo sicuro e accogliente per i bambini, è invece diventato un rifugio per sbandati di ogni nazionalità, come dimostra il tragico episodio che si è verificato alle 2:30 di giovedì scorso. Una donna marocchina di 36 anni è stata violentata da un connazionale incontrato per caso. Le notizie di questa violenza, oggi si fanno più approfondite, grazie alla testimonianza della donna che ha deciso di parlare. E il suo racconto, è stato reso pubblico. Tutto inizia con il suo arrivo a Milano. La donna, racconta, era arrivata dieci giorni prima dalla Norvegia, dove vive la sua famiglia, ed era stata ospite di amici che nella tarda serata di mercoledì. La donna ha spiegato alle forze dell’ordine, di esser stata lasciata nei pressi della stazione intorno all’una. Non sapeva però che la stazione di notte è chiusa e lei avrebbe dovuto prendere un treno delle 6 per Parigi.

La ricostruzione della notte dello stupro

Alle 2:30 è stata avvicinata da un connazionale, con cui ha conversato per alcuni minuti e gli ha confidato di voler recarsi in Francia. La donna racconta che forse, per far si che lei si fidasse, questa persona gli ha raccontato delle cose e gli ha anche detto che era diretto in Francia. L’uomo, identificato come Fadil M., ha poi trascinato la donna nei giardinetti vicini alla stazione, dove ha iniziato a violentarla.

La violenza è durata mezz’ora, fino a quando la vittima ha perso conoscenza. Quando è tornata in sé, l’uomo ha tentato di violentarla di nuovo, senza successo perché la donna opponeva resistenza. Successivamente, l’uomo l’ha trascinata dentro la stazione e l’ha aggredita nuovamente, cercando di baciarla sulla bocca e sul collo e di avere un rapporto sessuale con lei. La donna ha tentato di suonare l’allarme dell’ascensore per chiedere aiuto, ma l’uomo l’ha colpita con una testata al naso e ha sferrato schiaffi facendola cadere.

Alla fine, la notte piena di violenza e di crudeltà, si è interrotta grazie all’intervento di qualcuno che ha capito che la donna era in pericolo. Qualcuno infatti, ha chiamato la polizia. Il marocchino è stato arrestato poche ore dopo grazie alle indagini condotte dal pubblico ministero Alessia Menegazzo e al protocollo del Codice rosso per la tutela delle vittime. Le telecamere di sorveglianza hanno fornito elementi decisivi per l’identificazione e il fermo dell’aggressore.

Il tragico episodio avvenuto nei giardinetti di Piazza Luigi Di Savoia dimostra ancora una volta la necessità di adottare misure per garantire la sicurezza nelle aree pubbliche. Il capoluogo lombardo, sembra essere sempre meno sicuro, soprattutto nel quartiere della stazione, dove ogni settimana, succede qualcosa di cui mai nessuno vorrebbe scrivere, cose che mai dovrebbero infatti accadere.

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