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Habemus Papam: ecco chi è il nuovo papa eletto l’8 maggio 2025

Habemus Papam: l'8 maggio 2025 è stato eletto il nuovo papa, il successore di Papa Francesco. Chi è il nuovo pontefice

papa leone

Habemus Papam Una nuova pagina nella storia della Chiesa cattolica si è aperta oggi, 8 maggio 2025, con l’elezione del nuovo Pontefice. Poco dopo le ore 18, la fumata bianca è salita dal comignolo della Cappella Sistina, annunciando al mondo che i cardinali riuniti in Conclave hanno raggiunto un accordo: la Chiesa ha un nuovo Papa.

I cardinali hanno scelto: il pontefice è  Robert Prevost. Prefetto del Dicastero per i Vescovi, Arcivescovo-Vescovo emerito di Chiclayo, promosso lo scorso 6 febbraio da Bergoglio all’Ordine dei Vescovi con il titolo della Chiesa Suburbicaria di Albano. Lunghissima la sua presenza in Sudamerica, in Perù. Il nome scelto da Prevosto è Leone XIV.

Papa Leone si presenta al mondo

Visibilmente commosso, Papa Leone si è presentato al mondo alle 19,20 dell’8 maggio 2025 acclamato dalla piazza. Il suo primo discorso è in italiano e le sue prime parole sono state “la pace sia con voi“. Il discorso del nuovo pontefice è stato incentrato sulla pace. Non è mancata la citazione a Papa Francesco, ricordando quello che successe la mattina del giorno di Pasqua. “Dio ci vuole bene, Dio ci ama tutti e il male non prevarrà, siamo tutti nelle mani di Dio” ha detto il nuovo pontefice.

Dobbiamo essere un nuovo popolo sempre in pace” ha detto nel suo discorso, ringraziando Papa Francesco. “Dobbiamo essere una chiesa missionaria, una chiesa che costruisce ponti, una chiesa pronta a ricevere a dare a tutte le persone che hanno bisogno della nostra chiesa” ha detto il pontefice, salutando poi in spagnolo il popolo del Perù che gli è stato vicino in questi anni.

Poi la richiesta di pregare tutti insieme per la pace. Un’ave Maria rivolta alla Madonna.

Habemus Papam: il nuovo Papa eletto l’8 maggio 2025

Nel cuore della Cappella Sistina, dopo che i 133 cardinali elettori (su 135 aventi diritto) hanno espresso il proprio voto in un conclave che resterà nella memoria per la sua rapidità, si sono compiuti i riti previsti dalla tradizione. Due sono le domande che il cardinale decano, in questo caso Giovanni Battista Re, ha rivolto al neo eletto:

«Acceptasne electionem de te canonice factam in Summum Pontificem?»
(Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice?)

Dopo l’assenso dell’eletto, segue l’interrogativo:

«Quo nomine vis vocari?»
(Come vuoi essere chiamato?)

Con un semplice “Vocabor” (“sarò chiamato”) seguito dal nome prescelto, l’eletto ha pronunciato per la prima volta il nome che lo accompagnerà nel suo pontificato. In quel momento, la storia si è fatta carne ancora una volta, nel silenzio denso di significato della Sistina.

Una fumata bianca, simbolo di speranza

Il segnale tanto atteso è arrivato poco dopo le 18. Stavolta, nessun dubbio: la fumata era bianca, simbolo della riuscita elezione e del consenso raggiunto tra i cardinali. A produrre il fumo bianco è una miscela chimica che, nel caso di fumata nera (se l’elezione non fosse andata a buon fine), viene invece realizzata con zolfo, perclorato di potassio e antracene, sostanze che garantiscono il colore scuro e denso della “non elezione”.

Oggi, però, la fumata bianca ha cancellato ogni incertezza. Le campane di San Pietro hanno cominciato a suonare a festa e una folla emozionata, raccolta in Piazza San Pietro, ha accolto con applausi e preghiere la notizia che tutto il mondo attendeva.

Chi è il nuovo Papa?

Al momento dell’annuncio ufficiale – Habemus Papam – si attende la comparsa del nuovo Vescovo di Roma sulla Loggia centrale della Basilica di San Pietro. Solo allora il mondo conoscerà il nome scelto e, forse, intuirà le prime linee del suo pontificato. Fede, tradizione e speranza si intrecciano in questo momento unico, che segna l’inizio di una nuova guida spirituale per oltre un miliardo di cattolici nel mondo.

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