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Omar dopo la strage di Novi Ligure di nuovo nei guai: le accuse

E' di nuovo nei guai Omar dopo la strage di Novi Ligure: ecco che cosa sta succedendo

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Omar Favaro, già noto per il suo coinvolgimento in una terribile strage familiare nel 2001, si trova di nuovo nel bel mezzo di un grave scandalo. Tutti lo ricorderanno: è lo stesso ragazzo, oggi uomo, che insieme alla sua fidanzata dell’epoca, Erika, uccise la madre di lei e il fratellino. Questa volta è accusato di violenze e minacce nei confronti della sua ex moglie, nonché di maltrattamenti inflitti alla figlia, ancora piccola.

Le autorità hanno preso atto delle accuse mosse dalla moglie di Favaro, che ha denunciato gli abusi subiti. Gli atti di violenza e le minacce riportate hanno spinto la donna a rivolgersi ai carabinieri per ottenere protezione e giustizia.

Omar di nuovo nei guai: oggi tutti parlano di nuovo di lui

La Procura di Ivrea ha preso il caso in mano e ha richiesto l’applicazione di una misura cautelare nei confronti di Favaro. Tuttavia, il Giudice per le Indagini Preliminari ha deciso di non concedere la misura richiesta. Attualmente, il caso è nelle mani del Tribunale del Riesame, mentre le indagini proseguono.

Lorenzo Repetti, l’avvocato che aveva difeso Favaro durante il processo per la strage di Novi Ligure, è tornato ad assistere il suo ex cliente. Repetti ha affermato che il passato di Favaro non ha alcuna relazione con le attuali accuse e che queste non devono essere strumentalizzate per scopi diversi, come sembra stia accadendo in un contesto di separazione con in discussione la custodia della figlia. Repetti ha sottolineato che, a febbraio, una perizia del giudice civile aveva confermato la capacità genitoriale di Favaro, ma a marzo è stato nuovamente accusato.

Tuttavia, il passato oscuro di Favaro torna prepotentemente alla ribalta, portando alla luce eventi che tutti avrebbero preferito dimenticare.

La strage di Novi Ligure

Era il 21 febbraio del 2001 quando il nome di Omar Favaro balzò per la prima volta agli onori della cronaca nazionale, associato al terribile delitto commesso a Novi Ligure. In quell’occasione, insieme alla sua allora fidanzata Erika De Nardo, all’epoca rispettivamente di 14 e 16 anni, uccisero con 96 coltellate la madre di lei, Susy Cassini, e il piccolo Gianluca, fratellino di Erika, che aveva solo 11 anni.

Di cosa è accusato oggi Omar

Le indagini condotte dalla Procura di Ivrea hanno rivelato che Favaro avrebbe minacciato sua moglie di morte, perpetrando abusi fisici e psicologici nei suoi confronti. Le accuse riportano episodi inquietanti, come pestaggi, soffocamenti e legature ai polsi e alle caviglie. Le frasi pronunciate da Favaro durante gli atti di violenza sono spaventose: “Ti sfregio la faccia con l’acido”, “ti mando su una sedia a rotelle”, “ti faccio la festa”, “fai schifo”, “non esci viva da qui”.

Secondo le accuse mosse dalla moglie, Favaro avrebbe addirittura imposto alla donna di adottare la sua stessa religione e l’avrebbe costretta anche a dargli tutti i soldi che lei guadagnava con il suo lavoro.

Che cosa chiedono le procuratrici

Pertanto, la procuratrice Valentina Bossi e la Procuratrice capo Gabriella Viglione della Procura di Ivrea, dopo la denuncia presentata dalla moglie, hanno cercato di fermare Omar richiedendo una misura cautelare: il divieto di avvicinamento a seguito delle ripetute minacce di morte.

Tuttavia, a causa del rifiuto del giudice, che ha affermato che non vi sia più “l’attualità del pericolo”, le due procuratrici hanno presentato un appello. Attualmente, il fascicolo è stato inviato al tribunale del riesame di Torino, che dovrà rivalutare la situazione delle vittime e il rischio che esse stanno correndo.

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