Attualità Italiana

Giulia Tramontano avvelenata per mesi con un topicida ad Impagnatiello: le ultime

Emerge una triste e crudele verità sulla morte di Giulia Tramontano: Impagnatiello la stava avvelenando da mesi

Giulia Tramontano

Non è stata una lite a scatenare la furia omicida di Alessandro Impagnatiello. Non è stata la scoperta da parte di Giulia Tramontano, della sua seconda fidanzata a far scattare la scintilla. C’è molto altro in questa terribile storia. Ci sarebbe molto altro dietro l’omicidio di Giulia e del piccolo Thiago, il bimbo di 7 mesi che portava in grembo; il killer reo confesso di Giulia Tramontano da cui aspettava un figlio, l’ha uccisa si con 37 coltellate lo scorso 27 maggio nella loro casa a Senago, in provincia di Milano ma non solo. Pare che, da quando ha scoperto la gravidanza a dicembre, ha provato ad avvelenarla con un topicida per mesi. È quanto risulta nella relazione autoptica depositata mercoledì 30 agosto in procura a Milano. 

I primi sospetti delle forze dell’ordine subito dopo l’omicidio di Giulia. Nel corso della perquisizione nella casa dove la coppia viveva, era stato trovato del topicida il che aveva lasciato pensare che Impagnatiello, lo avesse usato. Poi le ricerche sul web, le indiscrezioni trapelate nelle ultime ore che si sono rivelate reali e fondate. Alessandro Impagnatiello ha cercato su internet consigli su come si avvelena una persona con il topicida. Non solo. Le ricerche vanno oltre, perchè nel mirino di Impagnatiello c’era il bambino che Giulia aspettava. Che lui e Giulia aspettavano.

>>>>>>>> Scioccanti le ricerche di Impagnatiello prima di uccidere Giulia: “Come uccidere un feto”

Giulia Tramontano avvelenata per mesi dal suo compagno: le ultime

Tracce di veleno per topi, il Bromadiolone, sono state rinvenute nel sangue della vittima, incinta di 7 mesi, e nel feto. Con un «incremento» della somministrazione da parte di Impagnatiello, 30 anni, «nell’ultimo mese e mezzo». «Quanto veleno per topi è necessario per uccidere una persona?», è una delle ricerche effettuate online lo scorso gennaio dal barman. Secondo quanto riferisce Il Corriere della sera, dagli esami sui resti di Giulia, sarebbe anche emerso che la ragazza è morta dissanguata. Non c’è stata una coltellata letale ma era cosciente, ogni volta in cui il suo compagno, la trafiggeva.

Una triste, scioccante verità che purtroppo, dopo aver scoperto grazie alla testimonianza della ragazza che aveva una relazione parallela con Impagnatiello, non stupisce. Alessandro, il barman milanese, voleva solo liberarsi di Giulia. Eppure continuava a mentirle. Se solo l’avesse lasciata, Giulia oggi sarebbe una splendida mamma, con il suo piccolo Thiago tra le braccia.

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