Attualità Italiana

Uccisa e fatta a pezzi: il cadavere di Marta di Nardo nascosto in casa del vicino

Marta di Nardo è stata uccisa e fatta a pezzi dal suo vicino di casa: l'uomo è stato arrestato, aveva nascosto il suo corpo...

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E’ l’ennesima storia di cui mai avremmo voluto dare conto. E’ la storia di Marta di Nardo, la donna scomparsa dalla sua casa di Milano tra il 4 e il 5 ottobre. A due settimane dalla denuncia da parte del figlio, ecco tutta la verità su questa vicenda. Marta di Nardo è stata uccisa. Ieri, i carabinieri, sono arrivati nel quartiere delle case popolari di Milano in cui la donna viveva. Hanno ispezionato centimetro per centimetro la sua abitazione fino a comprendere che in quella casa, c’erano state altre persone. C’era stato di certo un vicino di casa, prove dimostravano che era lì, anche dopo la sua scomparsa.

Ed ecco che è scattata la perquisizione nella casa del vicino di Marta di Nardo. Lì sono state trovate tracce di sangue. Poi gli accertamenti, la perquisizione e la macabra scoperta. Domenico Livrieri, 46  anni, vicino di casa ha ucciso Marta. Ha poi fatto a pezzi il suo cadavere e lo ha nascosto. Per due settimane ha pensato di cavarsela ma ieri è stato arrestato con l’accusa di omicidio. Secondo quanto si legge oggi sul Corriere della sera, il corpo di Marta di Nardo, era nascosto in una sorta di sgabuzzino ricavato nel soffitto della cucina. Il cadavere orrendamente diviso in due pezzi e avvolto da alcune coperte. 

Marta di Nardo uccisa e fatta a pezzi: le ultime da Milano

A indirizzare i carabinieri del Nucleo investigativo sull’appartamento sono state le molte tracce di sangue evidenziate dal Luminol. In particolare in camera da letto. I vicini di casa di Marta di Nardo, avevano raccontato che dopo la sua scomparsa, il Livrieri continuava a uscire e a entrare nell’abitazione della donna. Era in possesso delle chiavi, circostanza che però lui ha smentito quando i Carabinieri lo hanno sentito in un primo momento, come persona informata dei fatti.

Ieri è scattato il fermo del pubblico ministero per omicidio volontario. Per estrarre il cadavere è stato necessario un nuovo intervento dei vigili del fuoco. Non è ancora chiaro come e perché sia stata uccisa la donna. Saranno solo gli esami autoptici a fare chiarezza ma si ipotizza che la donna sia stata uccisa lo stesso giorno in cui è scomparsa. Bisognerà anche comprendere il movente di questo omicidio. Il Livrieri, dopo il suo arresto, non avrebbe confessato. O almeno, al momento, le forze dell’ordine, non hanno fatto trapelare nulla in merito a una possibile confessione.

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