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Lo sconvolgente post della mamma di Ravenna prima di uccidere sua figlia gettandosi dal balcone: accuse contro tutti

Le ultime notizie da Ravenna sono sconvolgenti: il post della mamma che ha ucciso sua figlia gettandosi con lei dal balcone lascia senza parole. La donna è stata arrestata

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E’ sconvolgente il post che la donna che questa mattina ha ucciso sua figlia, gettandosi con lei dal balcone a Ravenna, ha pubblicato pochi minuti prima del suo gesto. Si è buttata con la sua bambina, la piccola Wendy che aveva solo 6 anni. Non è morta, è in ospedale, mentre la bimba e il cagnolino, sono morti a causa dell’impatto. Giulia Lavatura, prima di tentare di togliersi la vita e uccidere sua figlia, ha scritto un post sui social, con ogni genere di accusa.

Le prime accuse della donna alla sua famiglia: “Perché ho dovuto farlo? Padre violento e aggressivo. Nessuno me lo tiene lontano. Mi perseguita. Non lo voglio vedere, non voglio frequentarlo. Non mi sembra di chiedere tanto. Niente ordinanza restrittiva, Perché non ho video delle brutte violenze domestiche. Inutile questura, ero incinta, nemmeno questo per tutelarmi“.

La donna è stata arrestata con l’accusa di aver ucciso sua figlia, si trova in ospedale. Da quello che si è appreso, Giulia Lavatura era in cura da anni per problemi psichiatrici. L’ultima visita ci sarebbe stata due mesi fa.

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Lo sconvolgente post sui social di Giulia la donna di Ravenna che ha ucciso sua figlia

E ancora: “Il centro salute mentale che lo giustifica, che gli dà potere, che mi rende inabile (mani che tremano grazie al csm, che fa finta di non capire che il problema è mio padre). Distributori di pillole dannose e non funzionali. La domanda da pormi non era ‘ma cosa ti sei fatta??’ Bensì: cosa ti ha fatto? secondo te mi scaglio da sola brutalmente contro un portone per sei volte, fino a spaccarmi il sopracciglio? E magari lancio a terra tutte le Ceramiche per sentirne il rumore? Mi do’ i pugni in bocca da sola? Mi strozzo da sola con le mani serrate alla gola? Mi tiro i capelli da sola?“.

E ancora, le accuse sono molto dure: “Mostro di uomo che vuole indebitare me, mio marito e nostra figlia per 600 mila euro. Un bugiardo, che non porta a termine il caricamento di 4 pdf in un mese per un Bonus 110. 3 anni di inadempienze. E dispetti (posiziona un bagno cieco in camera, finestre al posto sbagliato compra travertino giallo per le finestre spende e spande come fosse casa sua). Un maledetto torturatore e truffatore meschino. Nemmeno una carta d’identità carica su Deloitte. Non mi mostra le ricevute, che devo visionare, perché probabilmente sbagliate, non risponde assolutamente ai miei semplici quesiti: sa soltanto urlarmi addosso: ‘ho caricato e sto caricando’. Sempre e solo BUGIE. “

La donna lancia pesanti accuse alla sua famiglia e racconta di un Natale drammatico per la sua bambina: “Il Natale 2023 della mia bimba di 6 anni: ‘Sto nonno orripilante, che ci urla contro di continuo, spaventandoci e la nonna demente, che la tiene al camino a prendere gli spruzzi bollenti in faccia. Non parliamo di come trattano (e hanno trattato a febbraio 2018) la mia barboncina. Vergognatevi. Lui sempre a suonare al campanello: ogni sera alle 19. A pretendere ogni weekend. Vi odio. Ma voi continuate a forzare le frequentazioni, a stressarmi, a rovinare la mia bambina.”

E poi le accuse anche contro l’uomo che a suo dire, non l’ha aiutata, suo marito: ” mi dispiace, non mi aiuti a tenerlo lontano. Te l’ho chiesto mille volte. Non proteggi la tua famiglia. Oltretutto torni dopo la piattaforma e: o ti chiudi in bagno a chattare o esci con gli amici. Se invece resti con noi esplodi in parolacce davanti a wendy e mi tratti continuamente con disprezzo. Ho subito un allontamento ingiustificato da mia figlia. Mi occupavo quotidianamente e amerovelmente di mia figlia di 3 mesi e del mio cucciolo di barboncina 1 anno, mentre D. delirava con ipocondrie di tutti i tipi.”

E ancora: “ Spesso, dopo le violenze domestiche, mio padre mi prenota un TSO. Possibile che attualmente a 41 anni debba ricorrere a un avvocato per tutelare almeno la mia privacy? Possibile che le dottoresse ignorino totalmente che sono sposata e sono in altro nucleo familiare?? Glielo avevo appena rammentato, prima dell’ultima telefonata, ma no la dottoressa fa decidere addirittura al folle violento i miei dosaggi! Siamo andati al csm nel 2009, perché mio padre era costantemente aggressivo e mi urlava contro dalla mattina alla sera. Mi sono laureata con voti molto alti, ero seria e impegnata, il suo comportamento non aveva motivo. Invece di curare i suoi scatti di rabbia incontrollati e ingestibili lì le dottoresse, anche sue conoscenti, si sono bevute le bugie di mio padre e si sono accanite ingiustamente su di me. Hanno rovinato completamente la mia vita”.

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