Attualità Italiana

“Comunicato Gate”-Selvaggia Lucarelli giustifica Mara Venier a metà ma punge Amadeus

Anche Selvaggia Lucarelli commenta quello che è successo a Domenica In e in parte giustifica Mara Venier ma punta il dito contro Amadeus e contro tutte le altre persone che hanno deciso di non esporsi

comunicato a domenica in mara venier

Doveva essere una grande festa, una puntata di Domenica In che ha catalizzato l’attenzione di 5 milioni di spettatori nel pomeriggio dell’11 febbraio 2024. Lo ha ricordato anche Mara Venier quando ha interrotto Dargen d’Amico mentre cercava di parlare del senso del suo brano. Peccato che oggi di quella festa si ricordino cose che nulla hanno a che fare con la musica: la censura a Dargen, il fatto che 5 artisti non abbiano avuto modo di cantare ( con 20 minuti di programma dedicati a Riccardo Cocciante) e il comunicato. Ebbene si, il comunicato gate che da ieri imperversa e non solo sui social, accende anche il dibattito in rete. Oggi Mara Venier avrebbe dovuto gioire e festeggiare per i meritati ascolti incassati dal suo programma e invece è stata costretta a bloccare i suoi social, impedendo ai fan e non solo di commentare per via della bufera che l’ha travolta.

Di questa vicenda stanno parlando tutti: dai politici al pubblico passando per Selvaggia Lucarelli una delle poche che in Italia ha preso una posizione su quanto sta succedendo in Israele e a Gaza.

Le parole di Selvaggia Lucarelli su Mara Venier e sul comunicato gate

Mara Venier ha letto un comunicato obbedendo a un ordine dall’alto e dicendo che “tutti siamo d’accordo”. Male, ok. Ma (praticamente) tutti i suoi colleghi e qualunque persona nota graviti nel mondo della tv, del cinema e del web non ha mai detto mezza parola su Gaza, pur godendo di spazi personali e liberi in cui parlare. Compresi quelli che ieri sedevano accanto a lei a commentare canzoni” ha scritto Selvaggia Lucarelli. Ed è bene anche ricordare che in programmi del day time molto seguiti come Storie Italiane o La vita in diretta, poco si è parlato della questione, eppure il fatto è di interesse mondiale ( a ottobre quando tutto è iniziato, i programmi del day time di Rai 1 avevano informato il pubblico in questo senso). Ma quello che sta succedendo a Gaza e in Israele, trova spazio solo nella seconda serata e nei programmi di informazione politica, forse anche perchè, è giusto che ci sia il tempo giusto per parlarne e anche le persone giuste.

La Lucarelli ha fatto notare anche un altro aspetto. Quel comunicato poteva essere letto da Amadeus: “Non mi pare che si possa considerare più ammirevole il silenzio complice che l’obbedienza in diretta tv. Aggiungo che mi piacerebbe sapere come mai ad Amadeus non sia stata imposta la lettura dello stesso comunicato, visto che sono state dette le stesse cose a Sanremo e davanti a 10 milioni di spettatori. Forse per non mettere in imbarazzo il grande padrone del festival? “.

E poi: “Come al solito scegliamo il bersaglio tra quelli che inciampano per sbaglio o si mimetizzano peggio. Gli altri continueranno a lavorare beati e nessuno si domanderà “ma dov’erano mentre si consumava un genocidio?”, perché tanto presto ce ne saremo dimenticati. Anzi, del loro silenzio non ce ne siamo neppure accorti. Ed è quello sui cui contano“.

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