L’avvocato di Signorini su Medugno: “soggetto aduso a proporsi in ogni forma”
Parla l'avvocato di Alfonso Signorini e su Medugno ha le idee molto chiare: "soggetto aduso a proporsi in ogni forma pur di ottenere successo"
Sono durissime le parole di Domenico Aiello, uno dei due avvocati di Alfonso Signorini, su Antonio Medugno, il giovane modello che ha querelato il giornalista. Il conduttore del Grande Fratello VIP è stato indagato per estorsione e violenza sessuale ma, come spiega il legale, si tratterebbe solo di un atto dovuto che permetterà di dimostrare a tutti, l’estraneità di Signorini in questa vicenda. Anche per questo a oggi, il conduttore vive in modo tranquillo quello che sta accadendo, perchè sa che presto, dimostrerà quella che a suo dire, è la verità in questa brutta storia.
Le parole di Domenico Aiello su Medugno
Nel mirino dell’avvocato Aiello, c’è invece la denuncia di Medugno. E anche in questo caso, spiega il legale, si dimostrerà che la versione di come sono andate le cose tra Signorini e il modello napoletano è diversa.
“Siamo in grado di dimostrare che la ricostruzione fornita dal querelante è tanto balorda quanto l’autore della denuncia e coloro che penserebbero di trarne beneficio” ha detto poche ore fa Domenico Aiello, dopo la notizia dell’iscrizione di Signorini nel registro degli indagati.
E le accuse che vengono fatte sono molto dure. Secondo quanto raccontato da Aiello, che anticipa solo parte della tesi difensiva, Medugno avrebbe ricontattato Signorini in più occasioni il che dimostrerebbe che non aveva intenzione di tirarsi fuori da quello che era un contesto che lo faceva stare male. Va detto che questo come molti casi di violenza contro le donne, ci dimostra poco in realtà, del rapporto di potere e le intenzioni tra i due protagonisti.
Ma Aiello parla anche di chat e messaggi che possono dimostrare una versione diversa e del resto, essendo l’avvocato di Signorini, questo è il suo lavoro, dimostrare che la storia va raccontata in modo diverso. Spiega: “Non siamo affatto preoccupati. Dimostreremo nelle sedi opportune che questo soggetto è aduso a proporsi in ogni forma pur di ottenere il successo in ambienti come quelli televisivi, ma è noto per averlo fatto in passato anche fuori dai contesti Mediaset“.
Secondo la difesa del conduttore Mediaset, Medugno: “quando Signorini per 3 o 4 mesi non lo chiamava, il querelante si faceva avanti scrivendo “mi manchi”“.
“Chiunque le pubblichi è passibile del reato di ricettazione e allo stesso tempo concorre moralmente in quello di diffusione illecita di corrispondenza che causa grave danno alla reputazione di Alfonso Signorini che viene amplificato a dismisura dal web” ha concluso l’avvocato Aiello.