Lecce, svolta nel caso di Marianna Greco: non fu suicidio, marito indagato per omicidio
Non sarebbe un suicidio quello di Marianna Greco, la donna ritrovata morta nel suo letto con 4 coltellate alla gola. Il marito è indagato per omicidio
Arriva una svolta nel caso di Marianna Greco, la 37enne trovata morta nel suo letto il 30 novembre con 4 coltellate alla gola: non fu un suicidio e ora il marito è indagato per omicidio. Questa è l’agghiacciante novità che emerge dalle indagini su quanto accaduto a Marianna, una donna di Novoli, in provincia di Lecce. Dunque il suo assassino potrebbe essere il marito, Emanuele Montinaro, 43 anni. A far proseguire le indagini sono stati la sorella gemella, ila madre e il padre, che non hanno mai ritenuto possibile l’eventualità del suicidio, anche in base alle modalità della morte della donna. L’ipotesi di reato nei confronti di Montinaro è dunque passata da istigazione al suicidio a omicidio volontario.
MARIANNA GRECO, SVOLTA NELLE INDAGINI: NON E’ STATO UN SUICIDIO, INDAGATO IL MARITO PER OMICIDIO VOLONTARIO
Ad uccidere Marianna Greco in provincia di Lecce potrebbe dunque essere stato il marito. A due anni e mezzo di distanza dalla tragica morte della 37enne le indagini arrivano ad una svolta. L’uomo, 43 anni, appartiene ad una nota famiglia di imprenditori che opera nello smaltimento di rifiuti e nell’edilizia. Per quasi tre anni è stata ritenuta possibile l’ipotesi del suicidio, nonostante le circostanze alquanto anomale: Marianna è stata infatti ritrovata morta con 4 coltellate alla gola. Il medico legale della famiglia, Giuseppe Fortuni, ha dunque spiegato a Repubblica cosa non quadrasse nella ricostruzione ritenuta valida fino ad oggi. Le mani della vittima presentavano dei tagli da difesa. Inoltre le coltellate inferte, data la direzione e l’intensità, non sarebbero da ricondurre ad un suicidio. A far crollare l’ipotesi del suicidio sono anche altre circostanze, come la scomparsa del cellulare della vittima, ritrovato solo in un secondo momento e dal quale sarebbero spariti alcuni messaggi. Inoltre non sono mai stati ritrovati il tappeto che era solitamente posizionato accanto al letto e le lenzuola. Infine Marianna Greco, poco prima di morire, aveva inviato un sms ad un amico con scritto: “Se mi succede qualcosa contatta i giornali“. La 37enne probabilmente aveva intuito che qualcosa di brutto le sarebbe successo di lì a poco. Dal canto sui il marito continua a negare l’ipotesi di omicidio dicendo di non aver mai fatto del male a Marianna.
LA FAMIGLIA DELLA VITTIMA CHIEDE LA VERITA’
A non arrendersi all’ipotesi di suicidio è sempre stata la famiglia. La mamma di Marianna Greco, Luisa Metrangolo, non ha mai ritenuto possibile che la figlia potesse aver deciso di uccidersi. Marianna infatti desiderava tanto avere un bambino e aveva voglia di vivere. La madre della vittima, con il padre e la sorella gemella, da sempre portano avanti la loro battaglia per scoprire la verità. Nel corso dell’autopsia effettuata ormai all’epoca della morte della donna, non vennero presi in considerazione elementi importanti. Sotto le unghie della 37enne era presente del materiale biologico, mentre in una mano stringeva dei capelli. Inoltre sulle mani presentava delle ferite. Tutto questo fa supporre che Marianna Greco possa aver tentato di difendersi da un’aggressione. Dalle analisi sul cellulare e il computer è anche emerso che la donna avesse scoperto un tradimento da parte del marito. Questo aveva generato in lei una profonda delusione, tanto da non parlarne apertamente con nessuno. Alla sua famiglia però Marianna aveva fatto capire che con il marito le cose non andassero per il meglio.