Attualità Italiana

Mamma e figlia morte a Pietracatella: spunta l’ipotesi veleno per topi

Non si esclude nessuna pista a Pietracatella dove una giovane mamma e sua figlia di 15 anni sono morte nei giorni di Natale

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Sono ancora molti i dubbi e pochissime, al momento, le certezze sui motivi del decesso di Antonella Di Ielsi, 50 anni, e della figlia Sara Di Vita, 15 anni, le due donne di Pietracatella, morte in poche ore all’ospedale di Campobasso nello scorso weekend. Madre e figlia sarebbero state colpite da una grave tossinfezione, risultata fatale nonostante i tentativi dei medici di salvarle.

Le indagini, coordinate dalla Procura e condotte in parallelo con gli accertamenti sanitari, si stanno concentrando su ciò che la famiglia ha consumato durante il periodo natalizio. Ma al vaglio degli inquirenti c’è anche un’ipotesi più inquietante: una possibile contaminazione chimica, come chiarito dall’Azienda Sanitaria del Molise. Tra le piste investigative è emersa infatti anche quella di una contaminazione accidentale della farina con veleno per topi, ipotesi che resta tutta da verificare ma che ha aperto nuovi scenari.

Pietracatella ultime notizie: l’ipotesi della farina contaminata e il collegamento con il mulino

Secondo quanto emerso dagli accertamenti sulle ultime settimane di vita delle due vittime, qualche mese fa sarebbe stata effettuata una disinfestazione contro i roditori in un mulino che produce farina, di proprietà di parenti del padre della ragazza. Proprio questo dettaglio ha portato gli investigatori a valutare l’eventualità di una contaminazione accidentale, forse avvenuta durante o dopo l’intervento di derattizzazione.

Il padre della quindicenne, ex sindaco di Pietracatella, che avrebbe manifestato sintomi simili a quelli della moglie e della figlia, è attualmente ricoverato in condizioni stabili. È stato trasferito all’ospedale Spallanzani di Roma, dove verranno effettuate analisi approfondite: dagli esami sull’uomo potrebbero arrivare le prime risposte concrete utili a chiarire l’origine della tossinfezione. Ieri poche parole con un giornalista di Dentro la notizia al telefono, ha detto di non voler nulla e di pensare solo al dramma che è successo alla sua famiglia, in attesa di riabbracciare la figlia che si è fortunatamente salvata.

Cibo sequestrato e analisi in corso

Nel frattempo sono stati sequestrati diversi alimenti presenti nell’abitazione della famiglia di Pietracatella. Si tratta, in particolare, di vongole, cozze, seppie, baccalà e funghi, tutti cibi consumati alla vigilia di Natale. Lo ha confermato il direttore generale dell’azienda sanitaria molisana, Giovanni Di Santo, sottolineando che su questi prodotti verranno svolti accertamenti specifici.

«Le cause che hanno determinato i decessi non sono ancora note, ma una prima certezza c’è ed è riconducibile a una tossinfezione la cui natura è ancora sconosciuta – ha spiegato Di Santo –. Non è escluso che possa trattarsi di un’intossicazione alimentare o chimica. Potrebbe essere anche una intossicazione chimica, sicuramente potrebbe essere anche di altra natura e non solo da alimenti».

L’inchiesta della Procura e i medici indagati

Di pari passo proseguono anche le indagini della Procura, che puntano a ricostruire l’intera catena degli interventi medici precedenti al decesso di madre e figlia. I pubblici ministeri vogliono chiarire se i precedenti accessi della quindicenne e della madre alla guardia medica e al pronto soccorso siano stati gestiti correttamente e se un intervento più tempestivo avrebbe potuto evitare la tragedia.

Al momento risultano cinque medici iscritti nel registro degli indagati: tre dell’ospedale Cardarelli di Campobasso – due di nazionalità venezuelana e uno italiano – e due dottori della guardia medica. «Data l’estrema complessità del quadro clinico – ha spiegato il procuratore – sono stati disposti accertamenti multidisciplinari per verificare l’eventuale sussistenza di negligenze o sottovalutazioni, nonché possibili errori nell’applicazione dei protocolli diagnostici».

L’autopsia sulle salme di Antonella Di Ielsi e Sara Di Vita, prevista per mercoledì, potrebbe rappresentare un passaggio decisivo per fare luce su una vicenda che ha profondamente scosso l’intera comunità di Pietracatella e che, a distanza di giorni, resta avvolta da troppi interrogativi ancora senza risposta. Queste al momento le ultime notizie da Pietracatella dove una intera comunità stenta a credere che nel 2025 si possa morire così.

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