Attualità Italiana

Roma, bimbo di 10 mesi morto all’asilo nido: parla l’educatrice che lo ha trovato senza vita

A Roma parla l'educatrice che ha soccorso il bimbo di 10 mesi, morto all'asilo nido

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Una terribile notizia di cronaca arriva da Roma, dove ieri un bimbo di 10 mesi è morto all’asilo nido. A parlare dell’accaduto è l’educatrice che lo ha trovato senza vita, prendendolo in braccio. La tragedia è avvenuta al nido Pastrocchi e Scarabocchi, in via della Marrana. La donna interrogata presso la stazione dei carabinieri Tuscolana, si chiama Elisa, ed è responsabile delle educatrici. E’ stata tra le prime ad avvicinarsi al bambino, in quanto si erano rese conto che qualcosa non andava. Infatti il piccolo si dimenava in modo inconsueto e questo ha fatto scattare l’allarme. Dunque lei stessa lo ha preso in braccio ed è diventato cianotico. A quel punto il personale ha contattato immediatamente il 118. Purtroppo però per il piccolo Mattia, di soli 10 mesi, non c’è stato nulla da fare.

ROMA, BIMBO MORTO ASILO NIDO: LE TRAGICHE PAROLE DELL’EDUCATRICE CHE LO HA SOCCORSO

Elisa, una delle prime educatrici che hanno soccorso il bambino, ha parlato dell’accaduto ai giornalisti de Il Messaggero. Ha detto di essersi avvicinata al lettino in quanto si era resa conto che qualcosa non stava andando nel verso giusto. Il bambino, nonostante avesse gli occhi chiusi, si agitava molto e in modo anomalo. Dunque l’educatrice lo ha prontamente preso in braccio quando all’improvviso è diventato cianotico e ha smesso di respirare. Lei e le colleghe hanno rimesso il piccolo nel lettino e hanno contattato immediatamente il 118. Dei momenti davvero terribili, che la donna ha ricordato con angoscia.

I soccorsi sono arrivati immediatamente e hanno tentato l’impossibile per salvare il piccolo Mattia, il bimbo di soli 10 mesi morto in un asilo nido di Roma. Il bambino è stato anche intubato ma purtroppo non sono riusciti a salvarlo. L’educatrice ha poi raccontato che non c’era stato alcun segnale che potesse far pensare che il piccolo non stesse bene. Una volta entrati in classe, i bimbi hanno fatto merenda come ogni giorno e Mattia aveva mangiato un omogeneizzato alla pera. Dopodiché sono iniziate le normali attività, i laboratori, e prima di pranzo i piccoli sono stati sistemati per il loro riposino. Al momento del risveglio l’educatrice si è avvicinata e ha trovato Mattia in quelle condizioni, di cui non riesce ancora bene a parlare per lo choc.

Sull’accaduto è stato aperto un fascicolo di indagine. L’inchiesta è coordinata dai carabinieri della stazione Tuscolana insieme a quelli della Compagnia di Piazza Dante. Pare che il bimbo avesse le vie respiratorie libere e la morte, stando ad un primo accertamento, potrebbe essere imputata a cause naturali. Intanto i genitori del bambino hanno spiegato che Mattia non soffriva di alcuna patologia. L’ipotesi più accreditata è quella della morte in culla, ma solo l’autopsia potrà rivelare le cause del decesso.



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