Roma, violentava le figlie da anni: arrestato
Un uomo egiziano di 51 anni violentava da anni le sue figlie: arrestato a San Paolo, Roma.
Un’altra triste storia fatta di abusi e violenze sessuali arriva da Roma. Questa volta a pagarne le spese sono due ragazze, che venivano violentate dal loro padre sin dalla tenera età di 6 anni. La più grande però non ce l’ha fatta più ed ha avuto il coraggio di denunciare il tutto negli uffici del commissariato San Paolo. La giovane non è nemmeno maggiorenne ed è riuscita a raccontare tutto ai poliziotti: ha raccontato per la prima volta la sua vera storia, il suo dramma familiare, una storia fatta di attenzioni morbose a cui è stata sottoposta dal padre dall’età di sei anni. Il tutto si è svolto nella loro abitazione, nel quartiere San Paolo, a Roma. Sin dalla tenerissima età di sei anni la piccola è stata abituata a condividere il letto con il padre, e nonostante la presenza degli altri membri della famiglia, l’uomo ne ha approfittato per palpeggiarla e toccarla, anche nelle parti intime. Ma a partire dall’età dello sviluppo, ovvero dai suoi 12 anni, la ragazza è stata più volte violentata dal padre: in diverse occasioni, di notte o all’alba, il padre l’ha portata in cucina e l’ha ripetutamente violentata. La giovane è rimasta traumatizzata e non è mai riuscita a parlare, né a confidarsi con i suoi familiari per paura delle reazioni violente del padre e per vergogna. Ha deciso di non parlare, sperando che prima o poi il suo incubo finisse. Ma le cose non cambiavano e qualche giorno fa la storia si è ripetuta per l’ennesima volta. Ha deciso di raccontare tutto alla sorella maggiore, ormai maggiorenne, che ha confessato di aver subito anche lei, negli anni della sua fanciullezza, le stesse violenze e gli stesi abusi da parte del genitore, con modalità analoghe a quelle che poi l’uomo ha ripetuto sulla figlia minore. Il padre della giovane (attualmente in ospedale per accertamenti) è un egiziano di 51 anni, N.M.. È stato sottoposto a fermo per il reato di violenza sessuale e accompagnato presso il carcere di Regina Coeli.
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