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Libia, Gheddafi minaccia l’Italia: sarà guerra

Prima parole di apertura con la Nato, poi quelle di guerra rivolte all’Italia, in modo duro e perentorio. Il leader libico non smentisce il suo modo di agire e continua a voler imporre la sua politica a tutti i costi. Gheddafi non vuole arrendersi e nemmeno lasciare il potere. Le sue dichiarazioni sono precise: è […]


Prima parole di apertura con la Nato, poi quelle di guerra rivolte all’Italia, in modo duro e perentorio. Il leader libico non smentisce il suo modo di agire e continua a voler imporre la sua politica a tutti i costi. Gheddafi non vuole arrendersi e nemmeno lasciare il potere. Le sue dichiarazioni sono precise: è la Nato che deve fermare i bombardamenti, solo dopo comincerà lui a fermare il suo esercito. Ma le sue parole cadono nel vuoto. Nessuno ormai è disposto a credergli, nemmeno i ribelli, che ormai sono stanchi di minacce e promesse mai mantenute.

L’attacco all’Italia, poi, è preciso. Chiama amico Berlusconi, ma poi dichiara che gli italiani hanno intenzione di rinnovare il loro colonialismo in terra libica. Per questo è deciso a portare la guerra in suolo italiano. Precisa, naturalmente, che non è lui a volerlo, ma è il suo popolo.

La Farnesina risponde alle minacce dichiarando che le parole di Gheddafi servono solo a rafforzare l’impegno dell’Italia in Libia, mentre la Nato aspetta fatti e non parole. I ribelli, invece, non hanno alcuna intenzione di dare ascolto agli appelli del rais.

Intanto alcune bombe sono cadute vicino alla sede della Tv libica proprio quando il colonnello Gheddafi stava rilasciando un’intervista. Un palazzo vicino è stato distrutto, mentre il portavoce del leader libico accusa la Nato di voler uccidere Gheddafi.

L’allarme resta alto per probabili attentati, soprattutto in questi giorni di festa e nella capitale che ospiterà eventi con un alto flusso di partecipanti. Domani, infatti milioni di persone si riverseranno per le strade di Roma per partecipare alla Beatificazione di Giovanni Paolo II, con presenza anche di leader politici mondiali, personaggi e semplici fedeli. Altri, invece, parteciperanno al concerto del 1° maggio delle sigle sindacali italiane per festeggiare i lavoratori.

Teresa Corrado



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2 responses to “Libia, Gheddafi minaccia l’Italia: sarà guerra

  1. LA VERA BOMBA-L’ITALIA VUOL BOMBARDARE LA LIBIA ! -4.’11

    DALL’INCOSCIENZA INIZIALE

    nella valutazione delle cause e soprattutto delle coincidenze di tante rivolte nell’arco di 15 gg. -Egitto , Tunisia, Yemen , Oman,Barhein, Albania … – prima della guerra con la Libia , il Paese guardacaso più ricco del Nord-Africa , filo occidentale ,con l’Italia in testa , quando oggi anche l’FBI ammette la regia occulta di Al Qaida che bene o male il Rais contrastava, assieme alle spinte migratorie verso l’Italia, la nazione più esposta in tutti i sensi. Tutto lo scenario bellico ovviamente sotto la martellante macchina mediatica internazionale abbondante di falsità e contraddizioni accertate.
    Entrati al guinzaglio dei promotori , Sarkozy in testa , prima con l’appoggio logistico, poi con i raid di ricognizione , quindi quasi alla minaccia di rottura con Sarkozy , sino all’uscita dall’Ue per gli immigrati, infine con l’invio di ns.addestratori dei ribelli e dei droni Usa,in attesa di qualche bombetta …atomica, alla ns.excalation via via era logico aspettarsi che anche un topolino, messo alle strette da un nugolo di gatti, diventi una pantera feroce, sfoderando persino le bombe a grappolo (anche se di certo disporrà di mezzi e modi, in proporzione,ancora piu’ pesanti) ; ma chi gliel’ha portato sino a tal punto ?

    ALLA FOLLIA ATTUALE

    Ed ora guardiamo le due facce contrastanti della stessa medaglia a ca.2 giorni di distanza da quest’insana decisione: da un lato la liberazione volontaria del ns.peschereccio sequestrato ( il Rais l’avrebbe fatto oggi ?) , dall’altro il sequestro di un’altra ns. nave dei soliti pirati in Somalia che da anni agiscono indisturbati,mentre si moltiplicano in perfetto sincronismo tant’altri focolai (Siria,Giordania…) e vere stragi passano al dimenticatoio perpetuo (Sudan-Darfur,Nigeria,Tibet …..[1] )

    Tali circostanze avrebbero dovuto indurci ad una riflessione oggettiva sulla differenza tra paesi senza stabilità politica e quelli con “forse troppa stabilità” come Libia , Egitto , ect che rischieranno di diventare instabili e pericolosi e sulla differenza comportamentale piuttosto liberale di Gheddafi).
    La ns. “leale e coerente“ risposta ora è quella di poter tranquillamente bombardare , naturalmente con la classica giustificazione , a “ fini umanitari ed in difesa della democrazia “ .

    Se la Francia , naturalmente , gode con la musica di bombe,noi al suo seguito ci godremo la fiumana immigratoria ed altre sorprese,mentre la stragrande maggioranza che era già contraria alla I^ fase , lo è ancor di più oggi , compreso il sottoscritto che su molti temi ha voluto difendere Berlusca , ed il Governo che ora sembra scivolare verso la massima inaffidabilità.

    ORA FERMATEVI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    NON È IL CASO DI DOVER COMPIACERE IL PENSIERO DOMINANTE DEGLI INTERVENTISTI ECONOMICI (POTENZE OCCIDENTALI CON LA RAPACITÀ IPER-CAPITALISTA DEI PETROL-$$$) ED IDEOLOGICI (PD E SINISTRE DI NORMA “PACIFISTE” )

    Leonida.Laconico@terra.com ( ex Leonida-Laconico@libero.it )

    P.S.In allegato una riflessione personale pre-conflitto.

    [1]
    -http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/05/21/il-sudan-le-stragi-nel-silenzio.html

    http://www.libero-news.it/news/594727/Africa__sangue_sui_cristiani__stragi_in_Nigeria_ed_Egitto.html
    –http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200808articoli/35841girata.asp -TIBET

    CHE ASSURDITA’ ! : Frattini, secondo il quale non occorre il voto delle Camere

  2. Pingback: Ora news live

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