Dal Mondo

India, la protesta di Irom Sharmila dura da 11 anni

Sulla scia di Anna Hazare, considerato il “nuovo Ghandi”, che è riuscito con il suo sciopero della fame a costringere il governo ad attuare nuove leggi per l’India, arriva alla notorietà un’altra attivista: Irom Sharmila. La donna indiana, però, a differenza del suo famoso predecessore e più noto pacifista, porta avanti una protesta da molto […]


Sulla scia di Anna Hazare, considerato il “nuovo Ghandi”, che è riuscito con il suo sciopero della fame a costringere il governo ad attuare nuove leggi per l’India, arriva alla notorietà un’altra attivista: Irom Sharmila. La donna indiana, però, a differenza del suo famoso predecessore e più noto pacifista, porta avanti una protesta da molto più tempo. Il suo sciopero della fame, infatti, va avanti da undici anni.

La donna attraverso lo sciopero della fame, protesta contro le leggi speciali che i militari usano contro i militi della guerriglia separatista che opera nel nordest del paese.

Un’attivista di tutto rispetto la giovane Sharmita che è soprannominata “lady di ferro di Maniput”. La donna, infatti è agli arresti nell’ospedale in cui è ricoverata e tenuta in vita, nutrita a forza, attraverso un sondino nasale. Un atto di fede e sicuramente di forza, quello di Sharmita, che però, non è mai riuscita ad avere la grande attenzione che ha ricevuto Hazare.

I media e la popolazione hanno seguito attentamente le vicende del “nuovo Ghandi”, partecipando anche attivamente nella protesta che chiedeva la fine della corruzione con leggi adeguate per il suo paese.

Sarà l’argomento della donna, che colpisce i separatisti indiani, ma per lei non ci sono stati, in questi undici anni, riflettori e media che hanno parlato della sua lotta pacifica, nonostante la portasse avanti dal 2000. Un ex funzionario del ministro degli interni, G. K. Pillai, ha dichiarato che la protesta della giovane deve essere presa in considerazione dai media ma anche dalla popolazione. Sharmila ha cominciato la sua protesta dopo aver assistito alla strage di 10 civili effettuata dalle forze di sicurezza, le quali beneficiano di leggi speciali.

Per portare alla ribalta la notizia e la protesta della giovane, Anna Hazare, il 74enne pacifista, ha deciso di portare il proprio sostegno andando a trovare personalmente la donna, che ormai non tocca cibo dal novembre del 2000. Non solo un sostegno a parole, ma visibile anche con la propria presenza, per sensibilizzare non solo la popolazione, ma anche il governo.

Teresa Corrado



Seguici

Seguici su

Google News Logo


Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.