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India, violento terremoto: sono almeno 40 i morti, moltissimi i dispersi

Sembra che la Terra continui a muoversi a suo piacimento, andando a colpire le zone più povere del pianeta, ma utilizzando anche molta forza. La scossa di terremoto che ha colpito ieri la zona della catena himalayana è stata di magnitudo 6.8. La zona e compresa tra Nepal, India e Tibet. Secondo quanto riferiscono i […]


Sembra che la Terra continui a muoversi a suo piacimento, andando a colpire le zone più povere del pianeta, ma utilizzando anche molta forza. La scossa di terremoto che ha colpito ieri la zona della catena himalayana è stata di magnitudo 6.8. La zona e compresa tra Nepal, India e Tibet. Secondo quanto riferiscono i media locali, solo in queste ore si sta realmente riuscendo a comprendere l’entità della scossa, senza contare però, numerose zone del nord orientale indiano che sono irraggiungibili perché la scossa di terremoto ha causato delle frane. Queste hanno isolato villaggi montani e molte altre aree che non sono ancora state raggiunte dai soccorsi e di cui non si conoscono i danni.

Le vittime del terremoto, almeno per il momento, sarebbero 40, mentre un centinaio i feriti, divisi nei tre paesi coinvolti dalla scossa, ma, sempre secondo i media indiani, moltissime sarebbero ancora le persone rimaste intrappolate sotto le macerie. I soccorsi sono stati resi difficili anche dalle condizioni meteorologiche, infatti da ieri sera è caduta una incessante pioggia che rende difficile l’arrivo dei soccorsi. Sarebbe stata la pioggia anche la causa dell’allarme su 50 militari indiani dispersi durante le operazioni di soccorso, ritrovati successivamente su una strada che conduce a Sikkim, bloccata da una grossa frana.

A rendere ancora più arduo il soccorso, è la posizione della zona epicentro del terremoto. Questa, infatti, è stata localizzata sulla frontiera tra Nepal e Sikkim, una zona già difficilmente raggiungibile e che ha una popolazione molto sparsa. Battaglioni di soldati sono stati inviati immediatamente sul posto e hanno provveduto al salvataggio di 300 persone, tra cui figurano anche 25 turisti, alcuni stranieri. Ma con l’avanzare delle operazioni continua ad aggravarsi anche il numero delle vittime.

La macchina organizzativa dei soccorsi sta mettendo in piedi un piano per raggiungere tutti i paesini isolati. Nella zona si sono riversati circa 5 mila soldati, mentre elicotteri sorvolano le zone colpite dal terremoto, soprattutto i villaggi, alla ricerca di eventuali superstiti. Buone notizie per la rete di comunicazione che da stamane è stata ripristinata sulla telefonia cellulare, come l’elettricità, nel capoluogo Ganktok che è un punto nevralgico per i soccorsi destinati al nord del paese e soprattutto nelle zone vicine all’epicentro. La scossa si è sentita in tutto il nord dell’India e moltissime sono state le persone che hanno preferito passare la notte fuori casa per paura delle ulteriori scosse di assestamento previste dopo il terremoto di 6.8.

Teresa Corrado



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