Assemblea Onu, Abu Mazen chiede il riconoscimento della Palestina
Tutto come da programma all’Assemblea generale dell’Onu. Oggi è venerdì, e come annunciato nei giorni precedenti, il presidente palestinese Abu Mazen, ha fatto ufficiale richiesta al segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, perché lo stato palestinese venga riconosciuto all’interno dell’organizzazione mondiale. È stato lo stesso Ban Ki-moon a dichiararlo ufficialmente tramite twitter, dopo aver parlato con […]
Tutto come da programma all’Assemblea generale dell’Onu. Oggi è venerdì, e come annunciato nei giorni precedenti, il presidente palestinese Abu Mazen, ha fatto ufficiale richiesta al segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, perché lo stato palestinese venga riconosciuto all’interno dell’organizzazione mondiale. È stato lo stesso Ban Ki-moon a dichiararlo ufficialmente tramite twitter, dopo aver parlato con il presidente palestinese giunto in america proprio per fare la richiesta alle Nazioni Unite, riunitesi, in questi giorni, in assemblea generale. Il portavoce del segretario generale dell’Onu, ha utilizzato uno dei mezzi con maggiore fluidità di informazione, quali twitter, per far conoscere l’esito dell’incontro a tutti, non solo agli addetti ai lavori. La consegna è avvenuta alla presenza di moltissimi fotografi che hanno immortalato uno degli eventi più importanti per il popolo palestinese che ha racchiuso la richiesta in una cartellina bianca su cui era apposta l’immagine di un’aquila, simbolo della Palestina.
Tutto si è svolto secondo copione, fino alla consegna ufficiale fatta direttamente da Abu Mazen che torna a richiedere pace per il suo popolo. Il suo ingresso all’Assemblea generale dell’Onu è stato accolto con un lungo applauso. Senza giri di parole, il presidente dell’Anp ha esordito dicendo che i palestinesi hanno cercato la pace con tutti i mezzi, ma che Israele, invece, non ha fatto alcun passo avanti per portare la pace nelle loro terre. Anzi, con gli anni l’accanimento degli israeliani, nei confronti dei palestinesi, è aumentato, tanto che i primi hanno iniziato quella che viene considerata una vera e propria pulizia etnica.
Abu Mazen ha anche aggiunto che lo stato ebraico cerca di distruggere i loro luoghi sacri, poi ha citato Yasser Arafat, leader storico e amato dell’Olp, che aveva abbandonato la politica armata per cominciare un lungo e faticoso lavoro di negoziati, per raggiungere la pace.Anche qui l’assemblea, al ricordo di Arafat, ha applaudito, ricordando quando, nel lontano 1974, fu proprio Arafat a parlare all’Assemblea generale, annunciando la decisa ricerca della pace da parte dei palestinesi. Il presidente palestinese nel suo intervento ha anche dichiarato che l’Olp è pronto a sedersi anche da subito ad un tavolo dei negoziati, ma prima Israele deve cessare gli insediamenti nei territori occupati. La pace resta uno degli obiettivi lasciati proprio in eredità da Arafat e che l’Olp ha cercato incessantemente in questi anni, anche se, come accade anche dall’altra parte, alcuni membri dell’organizzazione, non sono d’accordo e vorrebbero tornare alla lotta armata. All’Onu, comunque, Abu Mazen è stato chiaro, riconoscere lo Stato palestinese sarebbe come mettere fine alla lunga serie di privilegi di cui gode lo Stato ebraico. Ma a questo bisogna ricordare che proprio nei giorni scorsi il presidente americano Barack Obama ha annunciato la volontà degli Stati Uniti di porre il veto alla successiva votazione.
Teresa Corrado
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