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Le parole di Anna Safroncik in tv: la popolazione ucraina non vuole la guerra

Dallo studio di Zona Bianca, Anna Safroncik spiega il suo punto di vista sulla guerra in Ucraina: suo padre è ancora a Kiev

anna safroncik

In queste lunghe ore che sembrano non passare mai, Anna Safroncik ha condiviso con tutte le persone che la seguono sui social, tutta la sua preoccupazione, non solo per la terra che l’ha vista nascere, l’Ucraina e per il suo intero popolo, ma anche per la sua famiglia. Mentre la mamma di Anna vive in Italia, e ieri è scesa in piazza ad Arezzo per manifestare contro la guerra, suo padre, che si è risposato, vive con sua moglie a Kiev. Ed è per la sua famiglia allargata che la Safroncik è disperata. Cerca di restare in perenne contatto con suo padre ma gestire questa situazione, non è semplice. Ne ha parlato ieri anche nella puntata di Zona Bianca in onda in diretta su Rete 4, l’attrice, provando a spiegare che cosa si prova a non poter fare molto per un proprio caro.

La preoccupazione di Anna Safroncik: suo padre è a Kiev

La preoccupazione di Anna è anche quella di migliaia di figli o di genitori, che hanno dei parenti in Ucraina. Qualcuno sta facendo anche una sorta di viaggio della speranza in macchina, per cercare di avvicinarsi il più possibile ai confini e mettere in salvo un parente, sempre che abbia la forza e la voglia di lasciare la sua terra. Anna ha spiegato nella trasmissione di Rete 4: “Io sono sotto choc da quattro giorni e non riesco a dormire, come tutte le persone che hanno a Kiev dei parenti. La popolazione a Kiev non vuole la guerra e basta, non gli interessa chi c’è al governo, hanno solo voglia di andare a lavorare, di fare la loro vita. Stanno male da anni. “

E ancora: “I cittadini ucraini hanno solo voglia di tornare alla loro vita. Questa guerra non è lontana, generalmente le guerre erano tutte lontane: o sui libri di scuola o fatte da persone culturalmente lontane da noi. Questa guerra è in Europa, Kiev culturalmente è Europa. Se passeggiavate per Kiev, fino a qualche giorno fa era come essere a Milano, questa guerra è qui oggi, io sento mio padre ogni due ore, è lui che calma me.”

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