Economia

Crisi Italia, le spiagge private non sfamano le famiglie italiane

Le spiagge private non sfamano le famiglie italiane. I presidenti della Federconsumatori e dell’Adusbef, Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, hanno commentano con preoccupazione gli ultimissimi dati del prodotto interno lordo italiano diffusi dall’Istat. I dati dell’Istituto Nazionale di Statistica certificano infatti come l’Italia cresca all’1%, e come proprio su tale livello, secondo le due Associazioni […]


Le spiagge private non sfamano le famiglie italiane.

I presidenti della Federconsumatori e dell’Adusbef, Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, hanno commentano con preoccupazione gli ultimissimi dati del prodotto interno lordo italiano diffusi dall’Istat. I dati dell’Istituto Nazionale di Statistica certificano infatti come l’Italia cresca all’1%, e come proprio su tale livello, secondo le due Associazioni dei Consumatori, non si vada da nessuna parte in quanto gli effetti della crisi ancora si sentono. Per Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti il Governo non ha fatto niente di concreto sinora per far fronte a queste drammatiche conseguenze; basti pensare alla disoccupazione giovanile, uno giovane su tre è senza lavoro in Italia, ma anche all’accesso alla cassa integrazione che è ancora ben superiore ai livelli pre-crisi.

E così i Consumatori sono stufi dei rincari, dell’aumento delle accise della benzina, ma anche della “privatizzazione” delle spiagge che a conti fatti non si spinge nella direzione di sfamare le famiglie italiane in difficoltà. Per questo Federconsumatori e Adusbef auspicano che il Governo si svegli ed intervenga con Leggi responsabili, ma anche serie e sensate che rispondano ai problemi che affliggono il nostro Paese.

In particolare, Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti chiedono l’attivazione di investimenti nella ricerca e nello sviluppo tecnologico in modo da contrastare in maniera strutturale la disoccupazione e, nello stesso tempo, agendo sulla leva della competitività. Poi bisogna anche sostenere le famiglie, ed in particolare i lavoratori a reddito fisso ed i pensionati sui quali pesa come un macigno la persistente perdita di potere d’acquisto; per farlo occorre da un lato detassare il reddito con prelievo fiscale alla fonte, e dall’altro bloccare le tariffe ed i prezzi.

 

Filadelfo Scamporrino

 



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