Economia

Pensioni quota 100 ultime notizie: Salvini dice no alla quota 104 ipotizzata da Brambilla

Il vicepremier Matteo Salvini conferma le pensioni quota 100 ed esclude fermamente l'ipotesi della quota 104 ipotizzata da Brambilla

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Quali sono le ultime notizie sulle pensioni quota 100? Si passerà a “quota 104” come ipotizzato da Alberto Brambilla, il presidente del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali? Il vicepremier Matteo Salvini, che sostiene con le unghie e con i denti la riforma del sistema pensionistico, esclude l’ipotesi che le pensioni quota 100 diventino pensioni quota 104. Il meccanismo anticipato da Brambilla al Corriere della Sera prevedeva che si potesse andare in pensione anticipata nel 2019, con la prima finestra, se i requisiti della quota 100 fossero stati maturati, al 31 dicembre 2018, da almeno due anni. Dunque in questo caso la pensione sarebbe arrivata a 64 anni di età con 40 di contributi.

NO ALLA QUOTA 104: MATTEO SALVINI DIFENDE ANCORA UNA VOLTA LE PENSIONI QUOTA 100 E LA RIFORMA DEL SISTEMA PENSIONISTICO

Le varie ipotesi partono dalla diminuzione dei fondi dettata dall’esigenza di andare verso l’Unione Europea per evitare la procedura di infrazione. Dunque Brambilla ipotizzava, per ridurre la spesa legata alle pensioni quota 100, un meccanismo che porta nei fatti a lasciare il lavoro a 64 anni con 40 di contributi. In che modo? I lavoratori, per poter uscire dal lavoro con la prima finestra del 2019, avrebbero dovuto maturare i requisiti dei 62 anni con 38 di contributi da almeno due anni entro il 31 dicembre 2018. Questo significa dunque parlare di quota 104 e non più di quota 100.

Matteo Salvini, vicepremier e Ministro dell’Interno, ha immediatamente smentito una tale ipotesi. Infatti questa andrebbe a deludere gli italiani che contano proprio su questa riforma per andare finalmente in pensione. Tale notizia viene definita dunque una bufala in quanto non corrisponderebbe alle promesse fatte da questo governo e dalla Lega nel corso della campagna elettorale. Ha anche parlato delle finestre di uscita trimestrali, come la prima che è prevista per il mese di aprile 2019 e che riguarda i dipendenti del settore privato. I dipendenti pubblici, invece, avranno a disposizione due finestre l’anno per uscire dal lavoro con la misura delle pensioni quota 100.

Dunque la Legge Fornero verrà smantellata come promesso. Questa è la rassicurazione di Salvini che è tornato a parlare anche dell’assegno previsto per chi va in pensione anticipata con la quota 100. L’assegno sarà ovviamente ridotto in virtù dei minori anni di contributi versati. Come si è detto più volte, però, chi sceglie questa formula percepisce di meno ma per più tempo e dunque trae comunque un vantaggio. Starà poi ai singoli lavoratori scegliere in maniera libera se andare in pensione o continuare a lavorare fino all’età pensionabile.



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