Economia

Di Maio parla di pensioni quota 100 e reddito di cittadinanza: partiranno in ritardo per risparmiare

Il vicepremier Luigi Di Maio parla delle pensioni quota 100 e del reddito di cittadinanza, che partiranno in ritardo ma rimarranno invariati

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Le pensioni quota 100 e il reddito di cittadinanza partiranno un po’ in ritardo, rispetto a quanto preventivato, per risparmiare. Questo è quanto emerso dalle parole del vicepremier Luigi Di Maio, che è tornato a parlare di queste misure tanto care al Governo M5S-Lega ma anche agli italiani. Dunque, stando a quanto rivelato, le pensioni quota 100 partiranno a febbraio mentre il reddito di cittadinanza partirà a marzo. Ciò che però precisa il vicepremier è che le prossime ore saranno davvero decisive per definire cosa succederà. “Dopo l’alba si rimetterà in moto la macchina del Governo per l’ultima volta“, ha detto Di Maio. E su eventuali tagli ha smentito qualsiasi ipotesi del genere: “Come sono partite, così arrivano. Siccome partono un po’ dopo, il reddito a marzo e quota 100 a febbraio, costeranno un po’ di meno“. Ecco dunque svelato in che modo verranno risparmiati i soldi promessi all’Ue.

PENSIONI QUOTA 100 E REDDITO DI CITTADINANZA NON CAMBIANO, LO DICE LUIGI DI MAIO E DETTA I TEMPI DI ENTRATA IN VIGORE DELLE DUE MISURE

Il reddito di cittadinanza e le pensioni quota 100 sono i cavalli di battaglia del Governo giallo-verde. Provvedimenti che sembravano essere a rischio, a seguito della lunga negoziazione con l’Ue per trovare un punto d’incontro. Il vicepremier Luigi Di Maio, nel corso di un’intervista a Radio2, è tornato sull’argomento dei tagli e ha parlato ancora delle pensioni quota 100 e del reddito di cittadinanza. Ha assicurato che “non ci sarà nessun accordo” con Bruxelles “se ci chiederanno di tradire gli italiani”. Dunque quelle della campagna elettorale non sono state solo parole, e il Governo non sembra intenzionato a piegare la testa di fronte all’Ue, così come affermato più volte dai leader politici Salvini e Di Maio. “Ci sarà un accordo sulle promesse mantenute, non su quelle tradite“, ha detto dunque il leader del M5S, aggiungendo anche che “tutto quello che potevamo fare lo abbiamo fatto e lo stiamo facendo“. Il Ministro dello Sviluppo Economico e Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha poi detto: “Abbiamo fatto una legge di bilancio che mantiene le promesse e stiamo anche facendo un’offerta all’Ue di riduzione del deficit“. Di Maio, riguardo questo punto d’incontro, ha detto che consente di “stare non proprio del tutto nei parametri ma di dare un segnale di dialogo“.

Dunque cosa succederà? Di Maio ci ha tenuto a sottolineare che per i cittadini ci saranno tante novità e anche buone. Oltre al taglio delle pensioni d’oro, ci sarà il taglio del 30% dei premi Inail. Ciò significa “abbassare il costo del lavoro per le imprese che assumono, che dovranno pagare meno di tasse all’Inail“. Riguardo ad eventuali crisi di Governo, il leader del M5S ha dichiarato: “Quando ci sediamo al tavolo io, Conte e Salvini troviamo sempre una quadra“. Le sue parole sembrano dunque scongiurare liti di palazzo che metterebbero a rischio tutto. “Quello che abbiamo ottenuto ogni volta che abbiamo dialogato è un miglioramento sia dei rapporti tra di noi che di risultati per gli italiani“, ha dunque rassicurato.



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