Economia

Carta Reddito di Cittadinanza 2019: dove richiederla, accrediti e prelievi

Ecco tutto ciò che c'è da sapere sulla Carta Reddito di Cittadinanza, lo strumento che verrà reso disponibile a tutti i beneficiari della misura

carta reddito di cittadinanza 2019

Sappiamo ormai da tempo che la Carta Reddito di Cittadinanza e l’applicazione per smartphone e tablet saranno gli strumenti che potranno utilizzare i beneficiari della misura. Stando alle ultime notizie, infatti, il testo definitivo del Decreto che contiene Quota 100 e Reddito di Cittadinanza chiarisce tutti i dubbi, sollevati prima delle feste. Ricordiamo che i soldi che verranno erogati non potranno essere spesi per attività ludiche, ma solo per beni di prima necessità e alimentari e per pagare l’affitto. Vediamo ora insieme i dettagli sulla Carta Reddito di Cittadinanza.

CARTA REDDITO DI CITTADINANZA 2019: TUTTO CIO’ CHE C’È DA SAPERE

La Carta Reddito di Cittadinanza permetterà a tutti i beneficiari della misura di acquistare beni di prima necessità e beni alimentari. Sarà, infatti, possibile fare la spesa e con l’applicazione, invece, si potrà pagare l’affitto online, attraverso un bonifico. Pertanto, come avrete già intuito, non gireranno contanti, pure perché ci sarà un importo massimo prelevabile, di 100 euro al mese per ogni singolo individuo. Dunque, possiamo dire che la Carta agirà come un Bancomat. Tutto potrà essere, in questo modo, rintracciabile. Ricordiamo, però, che per ogni pagamento bisognerà attendere l’autorizzazione, dopo aver passato la Carta sul lettore. Il funzionamento, come potrete notare, è simile a quello di una carta Bancomat o di qualsiasi altra carta prepagata.

Ricordiamo che dal 5 marzo 2019 sarà possibile richiedere il Reddito di Cittadinanza attraverso Caf accreditati e Poste Italiane. Ma non solo, sarà anche possibile inviare la propria richiesta telematicamente, sull’apposito sito web, che dovrebbe essere online dal mese di febbraio. La Carta potrà essere ritirata alle Poste e la data del primo accredito sarà il 27 aprile, come ha ribadito il vicepremier Luigi Di Maio. Ovviamente le fasi precedenti alla prima erogazione saranno abbastanza delicate, vista la presenza di un gran numero di beneficiari aventi diritto. A valutare il rispetto dei requisiti richiesti e la correttezza della domanda sarà l’Inps. Tale verifica dovrà avvenire entro cinque giorni. Se sarà consentito l’accesso, entro 30 giorni il beneficiario dovrà firmare il Patto per l’inclusione.

Seguici

Seguici su

Google News Logo
Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.