Economia

Pensioni ultime notizie, da aprile arrivano i tagli agli assegni: a quanto ammontano?

Da aprile sono previsti dei tagli agli assegni delle pensioni. Ecco quali sono le fasce di importo interessate dal mancato aumento

pensioni tagli assegni


Pensioni ultime notizie, da aprile arrivano i tagli agli assegni, a quanto ammontano? Un duro colpo arriva ai pensionati, in quanto già dal prossimo mese di aprile le pensioni saranno pagate con il ricalcolo sulla base della rivalutazione annuale. Questo è quanto previsto dalla Legge di Bilancio per il 2019. Cosa succede dunque? Quanto verranno tagliati gli assegni pensionistici? L’operazione di ricalcolo riguarda i trattamenti pensionistici il cui importo complessivo lordo superi il trattamento minimo di tre volte. Dunque si considerano tutte le pensioni di cui una persona è titolare, erogate da diversi enti sia dall’Inps, presenti nel Casellario centrale e che sono soggetti al regime della perequazione cumulata. I pensionati soggetti al taglio sono circa 5,6 milioni. C’è però da dire che, per circa 2,6 milioni di loro, la variazione media mensile dell’assegno è pari a 28 centesimi. Vediamo quindi quali sono i tagli agli assegni in base alle fasce di importi percepiti dai pensionati.

PENSIONI ULTIME NOTIZIE, DA APRILE ARRIVANO DEI TAGLI AGLI ASSEGNI DI 5,6 MILIONI DI PENSIONATI: ECCO A QUANTO AMMONTANO FASCIA PER FASCIA

I tagli agli importi dipendono dall’assegno percepito. Si parla di meno di 5 auro al mese per le pensioni pari a 2.300 euro lordi. Arrivano invece a 16 euro per 3.500 euro. Gli importi più elevati subiscono un taglio anche di 45 euro al mese. In tre anni, le casse dello Stato, risparmiano quindi circa 2,2 miliardi di euro.

Inoltre, coloro che hanno percepito di più da inizio anno, dovranno rendere la parte eccedente nei prossimi mesi. I tagli previsti dipendono da sette fasce di perequazione per le quali sono applicate delle aliquote decrescenti. Per coloro che percepiscono fino a tre volte il minimo importo, l’indice di perequazione è pari al 100%. In questo cado la percentuale di aumento è dell’1,1%. Chi percepisce da tre a quattro volte il minimo, ha un aumento dell’1,07% con un indice di perequazione del 97%. Riguarda gli importi oltre i 1.522,26 euro, fino ai 2.029,68 euro. Si arriva gradualmente fino alle pensioni di importo oltre 9 volte il minimo, il cui indice di perequazione è del 40% e l’aumento è pari allo 0,44%. Gli importi superano in questo caso i 4.569,28 euro.

Ovviamente questo porta a diverse polemiche. I sindacati non hanno di certo preso bene questi tagli, che sono dei mancati aumenti. Dunque è possibile che ci siano proteste e manifestazioni contro questa misura del Governo. Ad annunciare di scendere in piazza contro i tagli alle pensioni sono stati Fnp-Cisl, Uilp-Uil, Spi-Cgil. Non ci resta che attendere il mese di aprile per vedere cosa succederà.



Seguici

Seguici su

Google News Logo


Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.