Economia

Riforma pensioni ultime notizie: un anno di contributi per ogni figlio, arriva la proposta

Nella riforma pensioni potrebbe esserci maggiore attenzione alle donne: arriva la proposta di un anno di contributi da riconoscere per i figli

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Riforma pensioni ultime notizie, arriva una proposta interessante: riconoscere un anno di contributi per ogni figlio avuto. Questo è quanto emerso nel fine settimana 21-22 settembre 2019 a Lecce, nel corso delle Giornate del Lavoro organizzate dalla Cgil. A parlare della riforma pensioni, e soprattutto della questione legata alle donne, è stato Maurizio Landini, segretario generale del sindacato. Per quanto riguarda le pensioni, e in particolar modo l’opzione donna, Landini ha proposto di riconoscere un anno di contributi per ogni figlio avuto. In tal modo si riconosce il lavoro di cura svolto dalle donne, spesso costrette a lasciare o a sospendere momentaneamente il lavoro per potersi occupare dei figli. Scopriamo in cosa consiste questa proposta.

RIFORMA PENSIONI ULTIME NOTIZIE: LANDINI DELLA CGIL PROPONE UN ANNO DI CONTRIBUTI PER OGNI FIGLIO DA RICONOSCERE ALLE DONNE

In questi giorni il tema relativo al lavoro di cura svolto dalle donne sta assumendo un posto centrale nel dibattito riguardante le pensioni. In attesa della riforma pensioni del 2020, infatti, si susseguono diverse proposte e ipotesi. Questa volta a parlare è stato il segretario generale della Cgil. Ha infatti riconosciuto l’esistenza di un problema per le donne, che sono penalizzate dalle attuali forme di pensionamento, opzione donna compresa. Dunque ha avanzato una proposta per modificare tale misura di fronte al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Quest’ultimo non ha parlato di eventuali modifiche all’opzione donna, ma ha confermato che tale misura rientra nei piani del Governo e che verrà prorogata nel 2020.

Per le donne è spesso difficile accedere ai requisiti contributivi richiesti per il pensionamento anticipato. Vale per la quota 100 ma anche per l’opzione donna. Le carriere discontinue, dovute al fatto di doversi occupare dei figli, penalizzano le lavoratrici in uscita rispetto agli uomini. In questi giorni si sta parlando di questo problema anche grazie alle proposte di Orietta Armiliato, amministratrice del gruppo Facebook Comitato Opzione Donna Social. La Armiliato ha lanciato una proposta interessante che non è passata inosservata. Ha parlato di una quota 100 rosa che consenta l’accesso anche alle donne abbassando il requisito contributivo a 36 anni invece che 38. Per l’opzione donna, invece, ha proposto una proroga fino al 2023, così da rendere il futuro delle lavoratrici meno incerto.

Per il momento si tratta solo di ipotesi e proposte, e nulla di ufficiale garantisce che qualcosa possa cambiare in favore delle lavoratrici. Non ci resta che attendere per scoprire se, nella prossima manovra finanziaria, sarà presente un’attenzione maggiore alle donne.



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